BRUXELLES (Belgio) – Accogliendo l’appello della Fnsi, il Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) del Parlamento Europeo denuncerà in aula il caso dell’emittente Med Nuce Tv, oscurata dall’operatore satellitare Eutelsat su pressione del regime turco di Erdogan, e chiederà ufficialmente al presidente francese Emmanuel Macron di intervenire contro l’ennesimo, inaccettabile, bavaglio alla liberà di stampa.
Lo ha annunciato il presidente del Gruppo S&D, Gianni Pittella, al segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, che ha guidato al Parlamento Europeo la delegazione di Med Nuce Tv, composta dall’amministratore unico Hikmet Aslan, dal direttore Antonio Ruggieri e dai giornalisti Sinan Seker, Ferda Cetin e Berivan Gzere, presenti a Bruxelles assieme al presidente dell’Associazione della Stampa del Molise, Giuseppe Di Pietro, componente della Giunta esecutiva Fnsi.
Il canale satellitare in lingua curda, impegnato a garantire al mondo informazioni su uno dei popoli più perseguitati al mondo, nonché notizie sulla dura repressione subita dalla stampa turca, è, infatti, registrato come testata giornalistica al Tribunale di Campobasso, dove ha sede legale, ed ha struttura operativa a Bruxelles, presso il centro di produzione giornalistica curdo che ospita anche le redazioni di News Channel, Sterk TV e Ronahi TV.
Carlo Parisi ha illustrato a Gianni Pittella l’attività a più livelli condotta dalla Fnsi contro ogni forma di bavaglio e di censura, ricordando gli interventi, coordinati dal segretario generale Raffaele Lorusso e dal presidente Giuseppe Giulietti, presso il Governo italiano e le competenti autorità di garanzia e di controllo, nonché le iniziative a livello internazionale che vedono impegnato in prima linea il Sindacato dei giornalisti italiani quale affiliato delle federazioni internazionale (Ifj) ed europea (Efj) dei giornalisti.
Nel caso specifico dell’emittente satellitare curda Med Nuce Tv, Parisi ha ribadito l’importanza di fare luce in sede europea non solo sull’ennesimo atto repressivo della Turchia (che aspira di essere ammessa nell’Unione Europea) nei confronti della libertà di stampa e di pensiero, ma soprattutto sulla grave e pericolosa complicità di quanti favoriscano l’ingerenza del governo di Erdogan nella censura dei media all’interno dell’Unione Europea.
Ad illustrare i dettagli del caso Med Nuce Tv è stato, infatti, il direttore Antonio Ruggieri, il quale ha ricordato che, dall’ottobre scorso all’emittente viene negato il diritto di garantire l’informazione ai milioni di curdi sparsi per il mondo, per decisione immotivata e unilaterale di Eutelstat, il gestore francese con ampia partecipazione pubblica, su pressione di Rtuk, l’autorità turca per la radiotelevisione.
La vicenda è stata più volte al centro di interventi, iniziative e prese di posizione da parte della Fnsi e dell’Associazione Stampa del Molise, tant’è che nei giorni scorsi i commissari dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ricevuta una delegazione del Sindacato dei giornalisti e di Med Nuce Tv, hanno aperto un fascicolo sul caso finalizzato ad accertare eventuali responsabilità di Eutelsat, di cui il governo francese detiene indirettamente il 26% del capitale attraverso la Bank Caisse des Depots.
Dicendosi “sorpreso e basito dal caso Med Nuce Tv”, il presidente del Gruppo S&D Gianni Pittella ha, quindi, assicurato “il massimo sostegno a garanzia dell’informazione per il popolo curdo, oscurata senza ragioni plausibili e con una procedura molto discutibile”.
“Salutando con piacere il fatto che, su richiesta della Fnsi, l’autorità di garanzia per il pluralismo dell’informazione italiana si stia occupando del caso”, Pittella si è, quindi, impegnato a chiedere al presidente francese Macron di “verificare i motivi che hanno consentito il verificarsi di questa situazione e di agire di conseguenza per rimuovere questo inaccettabile bavaglio”.
“Come presidente del Gruppo dei socialisti democratici – ha concluso Pittella – conosco e apprezzo le battaglie della Fnsi per la libertà di stampa e faccio della battaglia per l’informazione libera e per il pluralismo dei media una battaglia fondamentale per la democrazia”. (giornalistitalia.it)