ROMA – Per arginare il seguito sempre maggiore di bufale e fake news, spesso pericolose per la salute, servirebbe un intervento della scuola, dove però non si insegna il metodo scientifico ma si dà solo qualche nozione teorica. Lo ha affermato il giornalista e divulgatore Piero Angela durante la presentazione del libro Dottor Web & Mister Truffa di Gerardo D’Amico oggi a Roma.
“La scuola non insegna niente di scienza – ha affermato Angela – al massimo insegna le materie scientifiche, ma non il metodo o l’etica della scienza. Sui banchi si dovrebbe imparare che ogni teoria va dimostrata con i dati, basterebbe questo a non cadere poi nelle truffe”.
Il libro, nato dall’impegno del giornalista Rai nel combattere la pseudoscienza e le mode salutari, è una rassegna in forma di “case history” di alcune delle peggiori bufale che girano sul web, dall’uso della candeggina contro i tumori all’aglio per curare la cistite.
“Nel Paese ormai siamo alla canna del gas, crediamo a tutto – ha affermato il farmacologo Silvio Garattini – e la causa è la scuola, perché non si insegna la scienza, che manca in generale nella cultura italiana. Se non arrivano concetti come quello del metodo scientifico fin dall’asilo poi ci troviamo ad avere un Parlamento che finanzia il caso Stamina”.
Un altro problema, ha sottolineato il presidente dell’Iss, che ospitava la presentazione, Silvio Brusaferro, è la mancanza di fonti autorevoli. “In quello che ormai è un universo di fonti – ha affermato – abbiamo bisogno di quelle autorevoli, di recuperare una forma di alfabetizzazione che ci permetta di saper leggere la realtà”. (ansa)
Servirebbe un intervento della scuola, dove però non si insegna il metodo scientifico