Dopo gli ultimi due omicidi il Consiglio di Sicurezza dell’Onu chiede un’inchiesta

Fare piena luce sui giornalisti uccisi in Ucraina

Andrea Rocchelli e Andrei Mironov

Andrea Rocchelli e Andrei Mironov

MOSCA (Russia) – I membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno emesso un comunicato dove si chiede un’inchiesta sulla morte dei giornalisti in Ucraina, compreso il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli e il suo traduttore russo Andrei Mironov. Lo ha detto il rappresentante russo permanente presso il Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin, dopo che ieri è giunta a Mosca la notizia della morte di due reporter della tv di stato russa.
I membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno sollecitato un’indagine approfondita di tutti i casi di violenza contro i giornalisti, ha osservato Churkin. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha presentato, inoltre, le condoglianze alle famiglie dei giornalisti deceduti: due russi e un corrispondente italiano ucciso insieme al suo traduttore russo.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per gli arresti e le persecuzioni di giornalisti che coprono la crisi ucraina, ha detto Churkin. Il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli e il suo fixer russo Andrei Mironov sono stati uccisi vicino Slovyansk il 24 maggio, anche loro a colpi di mortaio, come i giornalisti della tv russa Anton Voloshin e Igor Kornelyuk, morti nell’Est dell’Ucraina mentre svolgevano il loro lavoro, i cui saranno consegnati ai loro cari oggi.
Secondo i ribelli filorussi dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Luhansk di Voloshin è stato trovato “il corpo, o, per essere più precisi, i resti. Proprio sulla scena di un attacco a colpi di mortaio”, ha detto un esponente dei filorussi a Interfax.
Kornelyuk è invece morto in ospedale, dopo aver subito lesioni gravi, dopo che la troupe è finita nel mezzo degli scontri a fuoco. Il tecnico del suono Voloshin era considerato inizialmente disperso. Il cameraman Viktor Denisov non è stato ferito.
Intanto il segretario della Sicurezza Nazionale e della Difesa dell’Ucraina, Andriy Paruby, ha confermato la morte di quattro esponenti del gruppo paramilitare Maidan, dalla parte del governo di Kiev. I “quattro combattenti” sono rimasti sul campo durante un combattimento nei pressi di Lugansk. (TMNews)

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