LONDRA (Gran Bretagna) – È «sostanzialmente vera» l’accusa (“wife beater”, ovvero picchiatore di mogli) rivolta dal Sun a Johnny Depp in materia di violenze domestiche. Lo ha stabilito il giudice dell’Alta Corte britannica, Andrew Nicol, spiegando di aver «raggiunto questa conclusione avendo esaminato nel dettaglio 14 episodi presentati dalla difesa (del tabloid)» a giustificazione di quanto scritto su Depp, oltre che sulla base di alcune ammissioni sostanziali fatte dallo stesso “denunciante”, ha sottolineato Nicol durante la lettura della sentenza.
Delusione da parte del team di Johnny Depp, che non esclude altri passi legali, ma che esce a pezzi da una vicenda giudiziaria-show il cui epilogo minaccia di riflettersi negativamente per lui anche sul merito di quanto accaduto di fronte alla giustizia Usa.
Soddisfazione, invece, da parte della casa editrice del Sun, giornale di proprietà di Rupert Murdoch, il cui portavoce ha così commentato il verdetto del tribunale di Londra: «È una schiacciante vittoria per la libertà di stampa». E ancora: «Gli abusi domestici non devono mai essere silenziati e noi ringraziamo il giudice per la sua attenta valutazione dei fatti, nonché Amber Heard per il coraggio con cui ha deposto in aula».
«Questa sentenza non è stata una sorpresa per chi di noi ha presenziato al processo dinanzi all’Alta Corte di Londra», ha affermato a sua volta Elaine Charlson Bredehoft, uno degli avvocati americani della Heard, ripromettendosi di utilizzarne le conclusioni pure in un’ulteriore causa per diffamazione intentata da Depp, in questo caso contro un editoriale del Washington Post davanti a un giudice della Virginia.
«Siamo determinati a ottenere giustizia per Amber Heard pure di fronte a una Corte degli Usa e a difendere il suo diritto alla libertà di espressione», ha concluso la legale. (giornalistitalia.it)
“La sentenza dell’Alta Corte di Londra è una schiacciante vittoria della libertà di stampa”