ROMA – Secca smentita dell’Inpgi al quotidiano “la Repubblica” che ieri, giovedì 20 luglio, nell’articolo di Sergio Rizzo «Sulle spiagge del buon ritiro giornalisti in prima fila» di Sergio Rizzo si è soffermato sul mancato pagamento del “contributo di solidarietà dovuto dai pensionati ricchi” che scelgono di risiedere all’estero. “Nel testo dell’articolo – sottolinea l’Inpgi – se da un lato vengono spiegati correttamente i meccanismi che determinano il trattamento fiscale di favore sugli importi pensionistici dei residenti all’estero presi in esame, sono invece riportate circostanze non corrispondenti a verità circa l’asserito vantaggio ulteriore, in capo ai medesimi pensionati residenti all’estero, di non dover pagare «il contributo di solidarietà dovuto dai pensionati ricchi»”.
L’Inpgi precisa, al riguardo, che “sia per quanto riguarda il contributo di solidarietà introdotto per la generalità dei trattamenti pensionistici dal Governo Letta per il triennio 2014-2016, che – per quanto riguarda lo specifico ambito giornalistico – il contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio della gestione previdenziale applicato sugli assegni più alti dei giornalisti pensionati – introdotto nel regime dell’Inpgi a decorrere dal mese di marzo di quest’anno – anche qualora il titolare risieda in un qualunque paese estero, permane il relativo obbligo di assoggettamento”.
L’Istituto ha già inoltrato al quotidiano “la Repubblica” la richiesta di rettifica del contenuto dell’articolo in esame, per prevenire l’insorgenza di eventuali dubbi o incertezze nell’acquisizione degli elementi necessari ad una corretta informazione da parte dei diretti interessati e della generalità dei lettori. (giornalistitalia.it)