Nessuna sospensione per i giornalisti “non oggetto della campagna reddituale Inps”

Pensionati ex Inpgi 1: scampato pericolo

ROMA – I giornalisti titolari di pensione diretta ex Inpgi 1, compresi i titolari di pensioni di reversibilità, non rischiano quest’anno alcuna sospensione dei vitalizi oggi pagati dall’Inps in caso di mancata presentazione entro il 15 settembre prossimo dei dati reddituali relativi all’anno 2019. Lo ha confermato oggi l’Ufficio Relazioni con i media Inps precisando che «la casistica non riguarda quest’anno i pensionati Inpgi, i quali non sono stati oggetto della campagna reddituale Inps».

Pierluigi Roesler Franz

È stato, così, chiarito un equivoco che aveva allarmato molti colleghi a seguito della diffusione di un comunicato dell’Inps in cui si annunciava il rischio di sospensione delle pensioni e delle altre prestazioni collegate al reddito in caso di mancata presentazione entro il 15 settembre 2022 dei dati reddituali relativi all’anno 2019.
La comunicazione dei dati reddituali dove essere effettuata tramite il servizio online Inps per la Comunicazione Red (Dichiarazione Reddituale – Red Semplificato). Sono interessati a tale obbligo:
1) pensionati negli anni precedenti senza altri redditi oltre a quello da pensione, con situazione variata;
2) titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano all’Agenzia delle Entrate i redditi delle prestazioni;
3) esonerati dalla dichiarazione dei redditi, ma in possesso di altri redditi oltre a quelli da pensione;
4) titolari di redditi rilevanti ai fini previdenziali che si dichiarano in maniera diversa.
A tutti i pensionati interessati l’Inps ha inviato una raccomandata che indica come scadenza quella del 15 settembre prossimo per l’invio dei redditi da dichiarare e le istruzioni per non subire la revoca definitiva della prestazione collegata al reddito relativa al 2019.
Nel frattempo, sui trattamenti anche solo in parte connessi ad un requisito di reddito (ad esempio l’integrazione al trattamento minimo, la maggiorazione sociale oppure la pensione ai superstiti) e ancora privi del necessario raffronto reddituale (tramite invio del modello o comunicazione Red), ad agosto e settembre sarà applicata una trattenuta di 11 euro, per le pensioni integrate al minimo, pari al 10% della pensione per quelle di importo superiore.
Nei casi in cui i redditi richiesti non vengano comunicati si procede alla revoca delle prestazioni e al recupero dell’indebito calcolato. (giornalistitalia.it)

Pierluigi Roesler Franz

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