LONDRA (Regno Unito) – Sotto i riflettori i titoli dell’editore inglese Pearson, che alla Borsa di Londra guadagnano il 14,7% a 754,5 pence dopo l’annuncio di un importante piano di risparmi spalmato su diversi anni che prevede il taglio di 4mila posti, pari a un decimo del suo organico complessivo.
Il gruppo, che l’anno scorso ha ceduto il “Financial Times” e la sua quota nell’“Economist” per concentrarsi sui testi scolastici, stima che l’esercizio passato sia terminato con un utile operativo depurato pari a circa 720 milioni di sterline e un utile per azione tra 69 e 70 pence, rispetto a una precedente forchetta tra 70 e 75 pence. Già lo scorso ottobre Pearson aveva del resto diminuito le proprie stime.
Quest’anno il gruppo intende sostenere costi per ristrutturare il comparto libri per circa 320 milioni di sterline, il che porterà a risparmi totali per circa 350 milioni: 250 milioni quest’anno e i restanti 100 nel successivo.
“Vogliamo realizzare velocemente questa ristrutturazione”, ha indicato Pearson, che per il 2016 stima un utile operativo prima degli oneri di ristrutturazione tra 580 e 620 milioni e un utile per azione depurato da 50 a 55 pence. Inclusi i costi straordinari l’utile operativo è atteso tra 260 e 300 milioni. Il ceo John Fallon ha indicato che “negli ultimi tre anni abbiamo tenuto bene di fronte alla concorrenza, ma le difficoltà cicliche e politiche nei nostri maggiori mercati continuano più a lungo del previsto”.
La società intende anche versare un dividendo a titolo del 2015 in rialzo del 2% a 0,52 pence per azione, il che “riflette la fiducia del cda nelle prospettive a medio termine” della società. Al 2018 Pearson punta infine a un utile operativo depurato intorno o sopra gli 800 milioni a seconda di come andranno le attivita’ negli Usa e in Gran Bretagna. (Radiocor)
L’editore inglese: “Abbiamo tenuto bene, ma la crisi è più lunga del previsto”