MILANO – L’Inpgi ha presentato stamane, alla II Sezione del Tribunale di Milano, la richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento relativo alla vicenda Sopaf deliberata, martedì scorso, dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani.
L’Inpgi ha ribadito la propria scelta processuale “di natura meramente prudenziale che tutela l’Ente, nel caso in cui dovessero essere accertate responsabilità penali, dalle quali emergesse un eventuale danno patito dell’Istituto in occasione dell’acquisto, nel 2009, delle 225 quote del Fondo Fip dalla Sopaf ad un prezzo di 30 milioni di euro che ha generato una percentuale di rendimento ad oggi del 59,05%, con un utile complessivo pari a 15,6 milioni di euro”. Nel processo, l’ex presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, è infatti accusato di corruzione e truffa ai danni dello stesso ente pensionistico in relazione al crac della Sopaf, società attualmente in concordato preventivo.
L’Ente, nella vicenda dell’asserita truffa ai danni dell’Istituto, pur non ravvisando elementi univoci in base ai quali ricondurre in capo ai soggetti coinvolti quei profili di eventuale responsabilità che sarà il procedimento ad accertare, ritiene che la costituzione di parte civile rappresenti, in ogni caso, la posizione processuale di massima garanzia per la tutela degli interessi dell’Istituto.
Sulla richiesta di costituzione di parte civile il Tribunale di Milano deciderà nell’udienza del 5 maggio prossimo. Nella stessa occasione valuterà anche l’ammissibilità delle richieste avanzate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, da 11 giornalisti e da alcuni azionisti della holding.
Nell’udienza odierna, il Tribunale ha unificato i procedimenti a carico di Camporese e di altre 9 persone a quello che vede imputato Giorgio Magnoni, ex vicepresidente della finanziaria. Mentre i collegi difensivi si sono opposti alle richieste di costituzione di parte civile, il pubblico ministero Gaetano Ruta ha chiesto al collegio di accogliere quella avanzata dall’Inpgi rimettendo, invece, al Tribunale la decisione su quella dell’Ordine dei giornalisti.
Nell’udienza preliminare erano, invece, già state ammesse la Sopaf in concordato preventivo, l’Enpam (Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri) e la Cassa di previdenza dei ragionieri, queste ulti,e, secondo l’accusa, truffate per diversi milioni di euro. Nel processo sono imputati, tra gli altri, anche Aldo Magnoni, Alberto Ciaperoni, Andrea Toschi, Gianfranco Paparella, Fabrizio Carracoi, Gianluca Selvi, William Zappaterra, Aimone Beretta, Andrea Magnoni e Renato Martignoni.
Il Tribunale di Milano nell’udienza di oggi ha unificato i due filoni del procedimento