CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco ha voluto ringraziare i giornalisti a conclusione del sinodo straordinario sulla famiglia concluso ieri sera in Vaticano. “Voglio ringraziarvi per il vostro lavoro, anche dei vostri colleghi, grazie tante”, ha detto Jorge Mario Bergoglio avvicinatosi spontaneamente alle transenne dietro cui erano asserragliati alcuni cameraman e cronisti.
La “sofferenza che può apparire in un figlio diversamente abile, in una malattia grave, nel degrado neurologico della vecchiaia, nella morte di una persona cara” e la “ammirevole fedeltà generosa di molte famiglie che vivono queste prove con coraggio, fede e amore”.
Le “difficoltà economiche causate da sistemi perversi, dal “feticismo del denaro e dalla dittatura di un’economia senza volto e senza scopo veramente umano”, che umilia la dignità delle persone”. Il padre o la madre “disoccupati, impotenti di fronte alle necessità anche primarie della loro famiglia”, e i giovani “che si trovano davanti a giornate vuote e senza attesa, e che possono diventare preda delle deviazioni nella droga o nella criminalità”.
Sono alcune delle “ombre” che, accanto a tante “luci”, segnano le vite delle famiglie, come descritto dal messaggio finale del sinodo straordinario in via di conclusione in Vaticano. “Pensiamo, pure, alla folla delle famiglie povere, a quelle che s’aggrappano a una barca per raggiungere una meta di sopravvivenza, alle famiglie profughe che senza speranza migrano nei deserti, a quelle perseguitate semplicemente per la loro fede e per i loro valori spirituali e umani, a quelle colpite dalla brutalità delle guerre e delle oppressioni”, si legge ancora nel messaggio.
“Pensiamo anche alle donne che subiscono violenza e vengono sottoposte allo sfruttamento, alla tratta delle persone, ai bambini e ragazzi vittime di abusi persino da parte di coloro che dovevano custodirli e farli crescere nella fiducia e ai membri di tante famiglie umiliate e in difficoltà”: “Facciamo appello ai governi e alle organizzazioni internazionali di promuovere i diritti della famiglia per il bene comune”. (Asca)
A conclusione del sinodo straordinario sulla famiglia concluso ieri sera in Vaticano