ROMA – Anna Marcacci Brosio, la mamma del popolare giornalista televisivo e scrittore Paolo Brosio, taglierà domani, 7 aprile, il fatidico traguardo dei cento anni.
Anna Marcacci Brosio è nata infatti a Marina di Pisa il 7 aprile 1921 a cavallo fra le due guerre mondiali in una bellissima villa sul lungomare marinese a ridosso degli scogli, una bimba vivace, ribelle che sapeva pescare ad occhi chiusi gamberi e i polpi con il fazzoletto bianco insieme alla sorella Maria.
Poi l’adolescenza nell’amatissima Pisa, in via Regina Margherita, oggi Curtatone e Montanara, vicino piazza San Martino. Un periodo anche drammatico, fra bombe e sfollati, che la portò nel cuore della campagna pisana, a Lari e Cavoli, per sfuggire ai rastrellamenti dei tedeschi, delle SS.
Oggi Anna, dopo trent’anni passati in Piemonte con il marito Domenico Ettore fra le colline del Monferrato, il profumo dei tartufi e del Barbera e dei bolliti misti, vive a Vittoria Apuana a Forte dei Marmi con il figlio Paolo ed è sempre vispa, vigile, attenta e ben cosciente di tutto ciò che accade poiché legge molti quotidiani e segue tutti i tg, soprattutto le edizioni di Sky Tg 24, TgCom e Rai News 24 informando Paolo di tutte le ultime notizie.
Segue i reality, e su Tv2000 messe e preghiere. Non le sfugge nulla e se il figlio non la informa dopo pochi minuti è già in grado di scoprire tutto.
La sua fede è incrollabile e ogni cosa viene affidata alla Misericordia di Dio e alla potenza protettiva della Madonna. È stata lei nel 1984 ad andare a Medjugorje e poi pregare tanti anni affinché si potesse convertire e recarsi laggiù anche Paolo, l’unico figlio.
Sono noti a tutti, ancora oggi, i suoi duetti con Fabio Fazio a “Quelli che il calcio” nel momento topico di ascolti e successo della trasmissione Rai. Chi non ricorda, poi, le mille ospitate al “Costanzo Show” su Canale 5? O le altre apparizioni in programmi di successo sia a Mediaset sia alla Rai? Una mamma onnipresente per un figlio unico che, come lo stesso Brosio ha sempre ricordato, deve alle sue preghiere la sua conversione del 2 febbraio 2009.
Nel 2012 la Mondadori le affida il libro per celebrare la festa di tutte le mamme in Italia, e lei scrive dettandolo con lucidità straordinaria “Nove colombe bianche”, che ha come sottotitolo “La guerra, la tv, Medjugorje un secolo di racconti”.
Il figlio le dedica un pensiero che viene pubblicato nella quarta di copertina: “Il cuore della mamma non cessa mai di battere fremiti d’amore per il figlio, neppure quando il figlio le procura dolori, sofferenze e incomprensioni. Tutto questo l’ho capito dopo tante traversie, difficoltà e vicende personali perfino drammatiche. Anna, la mia mamma, non mi ha mai lasciato solo: la sua preghiera, costante, assidua, con il cuore, i suoi rosari mi hanno protetto fino alla gioia della conversione. Grazie mamma per la tua fede piena d’amore che mi ha salvato”.
Preparandosi a festeggiare il suo centenario, ecco il ricordo di Anna Brosio del marito scomparso, Domenico Ettore, piemontese astigiano tanto amato anche dal figlio Paolo: “Caro Ettore siamo stati insieme una vita intera abbiamo festeggiato i cinquant’anni di matrimonio, e quando vedo oggi le famiglie spezzate mi piange il cuore per questi giovani perché stanno perdendo il senso della vita, quel senso profondo che tu ed io abbiamo ricucito insieme fra alti e bassi in tutta la nostra esistenza”. (adnkronos)