Bufera sul servizio di “Parliamone sabato”. Siddi: “In Rai ci vuole responsabilità”

Paola Perego e la sua idea delle donne dell’Est

Franco Siddi

Franco Siddi

Paola Perego

Paola Perego

ROMA – “Perdonano i tradimenti”, “Sono tutte mamme ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo” e ancora “Sono disposte a far comandare il loro uomo”, “Sono sempre sexy, niente tute né pigiamone”. Ecco alcuni dei motivi per i quali gli uomini italiani dovrebbero scegliere una fidanzata dell’Est. O almeno secondo la trasmissione di Paola Perego, “Parliamone sabato”, che due giorni fa su RaiUno ha mostrato ai telespettatori un’insolita lista che spiega perché “Gli uomini italiani preferiscono le straniere”.
“La minaccia viene dall’Est” titola il servizio, che viene commentato in studio dal direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, Marta Flavi, dall’attore Fabio Testi e dall’ex Miss Italia Manila Nazzaro.
Perego introduce l’argomento: «Vogliamo parlare delle donne dell’Est e del fascino che esercitano sugli uomini» afferma, citando, come esempio portante, Donald Trump «lui ha scelto ben due mogli dell’est Europa – dice la conduttrice, facendo riferimento alla prima moglie Ivana e l’attuale first lady Melania Knauss – e non è il solo».
Perego passa poi la parola agli ospiti, iniziando da Testi: «Fabio, tu hai avuto storie con donne dell’Est meravigliose, come Anita Ekberg», aggiunge la conduttrice, ma l’attore sottolinea che «non era tanto dell’est, ma svedese».
Testi racconta poi un aneddoto: «Un mio carissimo amico era fidanzato con una ragazza di Mosca, per il suo compleanno, come regalo, lo ha portato in un bordello, gli ha fatto scegliere una ragazza e si sono divertiti tutta la notte. Quando me l’ha raccontato mi ha detto “Come fai a non innamorarti di una donna così”?».
parliamone_sabato_fermoLa trasmissione prosegue. Dopo aver ascoltato gli ospiti, tra opinioni discordanti e dibattiti, la conduttrice mostra un’infografica che riassume, in sei punti, i motivi per i quali le donne dell’Est sarebbero più “appetibili” delle italiane:

  1. Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo.
  2. Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni.
  3. Perdonano il tradimento.
  4. Sono disposte a far comandare il loro uomo.
  5. Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa.
  6. Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio.

Gli ospiti iniziano a commentare i sei punti della lista. «Il problema – spiega Testi – è che le nostre donne sono troppo bene abituate agli uomini italiani. Gli uomini italiani amano la donna, la femmina. Quando si incontrano assieme, l’uomo italiano guarda la donna dal basso verso l’alto, la donna russa non viene mai guardata in questo modo. Altra cosa molto importante – aggiunge Testi – se per caso l’uomo italiano ha qualche difficoltà nell’approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l’uomo. Mentre se una donna russa vede che l’uomo non riesce a ottenere l’orgasmo, si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo”.
«Ma quella non è femminilità, ma ti prego – esclama Perego – se tu non funzioni, la colpa me la devo prendere io?».
Sul web, intanto, scatta la polemica. Molti, increduli, si chiedono se alla Rai stiano scherzando: «Questa cosa è aberrante su talmente tanti livelli che non si sa da che parte iniziare», commenta un utente. “Ditemi che non è vero – gli fa eco un altro –. Vi siete bevuti il cervello?».
«Non ho capito se la puntata di #ParliamoneSabato offendesse di più le donne italiane o quelle dell’est – aggiunge qualcun altro – comunque, com’è lontano l’8 marzo».
Sempre via Twitter, dai vertici Rai, sono arrivate le prime scuse: «Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma – scrive il direttore di RaiUno Andrea Fabiano –. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato».
A tornare sulla questione anche il consigliere d’amministrazione di Viale Mazzini, Franco Siddi: «È motivo di grande amarezza e sconcerto – dice Siddi all’Adnkronos –. Stando sempre attenti a garantire le libertà di posizionamento sui temi sociali e sui fatti di costume, il significato stesso di servizio pubblico, va ricordato a tutti gli autori e protagonisti della nostra tv, richiede sempre di alzare l’asticella della responsabilità».
«Non si tratta di censurare – prosegue Siddi – ma di avere riguardo del fatto che la Rai deve essere sempre bene pubblico, in tutte le sue espressioni». (adnkronos)

MONICA MAGGIONI: «MI SCUSO A NOME DELLA RAI E COME DONNA»

ROMA – «Non ho visto la puntata, lo sto scoprendo dai siti. Quello che vedo è una rappresentazione surreale dell’Italia del 2017: se poi questo tipo di rappresentazione viene fatta sul servizio pubblico è un errore folle, inaccettabile», commenta la presidente Rai Monica Maggioni, interpellata dall’Ansa. «Personalmente mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso».
«Ogni giorno – sottolinea Monica Maggioni – ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un’idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico».

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