PALERMO – Si è svolta ieri mattina a Palermo, in via delle Magnolie, con la deposizione di una corona d’alloro la cerimonia in ricordo di Mauro De Mauro, il giornalista del quotidiano L’Ora sequestrato da un commando mafioso la sera del 16 settembre 1970 a Palermo.
Alla cerimonia, organizzata dall’Unione nazionale cronisti italiani, erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, i familiari di De Mauro, il vice presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, il presidente ed il vice presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo ed Ernesto Scevoli, i componenti del consiglio direttivo dell’Unci Sicilia, Daniele Ditta, Giuseppe Lo Bianco e Antonella Romano, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, ed il presidente regionale dell’Assostampa della Sicilia, Giancarlo Macaluso, oltre al questore Guido Longo, al capocentro della Dia di Palermo, colonnello Antonio Amoroso e al colonnello dell’Arma dei carabinieri Salvatore Altavilla.
“Una comunità – ha detto il sindaco Orlando – ha il dovere di perseguire sempre il valore della libertà e del diritto della stampa ad esercitare il proprio fondamentale ruolo di informazione e critica. Mauro De Mauro ha vissuto in un tempo nel quale la mafia era istituzione, governava questa città e questa libertà non veniva consentita. A tanti anni di distanza, la scomparsa di De Mauro è avvolta da misteri che si intrecciano con fatti e trame oscure della storia d’Italia ed essere qui ci ricorda che lo Stato ha il dovere di raggiungere la verità storica, auspicando che questa possa essere supportata dalla verità giudiziaria. È un dovere che lo Stato e le sue istituzioni hanno verso De Mauro, verso la sua famiglia, verso la nostra città e verso sé stessi”. (Agi)