ISLAMABAD (Pakistan) – Un giornalista pachistano è stato ucciso nella provincia di Punjab a seguito di una lite di natura imprecisata con un esponente politico locale. Lo ha reso noto il Rural Media Network Pakistan (Rmnp).
Scarse le notizie sull’incidente, avvenuto tre giorni fa a Sambrial. La vittima è il corrispondente locale del quotidiano in lingua urdu “Nawa-I-Waqt”, Zeeshan Ashraf Butt, 29 anni, protagonista di una lite con Imran Aslam Cheema, presidente dell’Union Council Begowala, un organismo vicino al partito governativo Pml-N.
Al termine della infuocata discussione, Cheema ha estratto un revolver sparando a bruciapelo contro Butt che è morto sul colpo. L’Associazione dei giornalisti ha organizzato un sit-in permanente per esigere dalla polizia l’arresto del colpevole, «un obiettivo non ancora perseguito», ha sostenuto l’organismo, perché «l’autore dell’omicidio ha importanti amicizie politiche». Si tratta del secondo giornalista ucciso quest’anno in Pakistan.
Una ferma condanna dell’omicidio, l’ennesimo di un giornalista in Pakistan, arriva da Reporter Senza Frontiere che invita gli organi di polizia a far luce sull’accaduto: «In Pakistan – afferma RSF – i giornalisti sono spesso oggetto di violenze e intimidazioni da parte dei servizi dell’intelligence e dei militari. I tanti crimini e omicidi impuniti fanno del Pakistan e, in particolare, della provincia del Punjab, una delle aree più pericolose al mondo per gli operatori dell’informazione». (giornalistitalia.it)
Zeeshan Ashraf Butt morto sul colpo per una revolverata, è l’ennesimo assassinato