Magdi Cristiano Allam è diventato l’occupazione estiva dell’Ordine dei giornalisti

Se l’Odg trasforma un’opinione in un crimine

Pierluigi Battista

Pierluigi Battista

Corriere della SeraROMA – Trasformare in un crimine un’opinione, per quanto criticabile, non dovrebbe rientrare nei compiti di uno Stato che voglia conservare la sua anima liberale, figurarsi di un Ordine professionale come quello dei giornalisti. E invece mettere sotto accusa le opinioni di un commentatore come Magdi Cristiano Allam è diventato l’occupazione estiva dell’Ordine dei giornalisti. Una parodia dell’Inquisizione che fa di un’associazione di categoria, nata durante il fascismo e senza eguali in nessun’altra democrazia liberale con l’eccezione del post-salazariano Portogallo, un tribunale abusivo che si permette di interpretare a suo modo i princìpi della libertà di espressione e che si permette di emettere verdetti sulle opinioni espresse da un Leggi tutto

Sotto accusa per alcuni pezzi scritti nel 2011 in cui criticava la religione musulmana

L’Odg imbavaglia Magdi Allam: “E’ islamofobo”

Magdi Cristiano Allam

Magdi Cristiano Allam

il giornaleROMA – Magdi Cristiano Allam finisce sotto processo. E ad accusarlo non sono gli islamici, che pure gliel’hanno giurata dopo la conversione al cattolicesimo. No, a trascinarlo alla sbarra sono gli italianissimi colleghi dell’Ordine nazionale dei giornalisti, che hanno deciso di sottoporlo a procedimento disciplinare per una serie di articoli pubblicati sul Giornale tra il 22 aprile e il 5 dicembre del 2011. L’accusa? Singolare e unica nel suo genere: «islamofobia».
Cosa aveva scritto Allam, che peraltro nel 2011 era anche eurodeputato, di così grave? Cose tipo «l’Islam ci assedia: abbiamo il dovere di difendere la nostra cultura. Subiamo ogni giorno gli abusi dei predicatori d’odio che si annidano in quasi tutte le 900 moschee italiane» (26 aprile 2011); oppure «Milano si inchina alle moschee ma vieta le chiese» (27 giugno 2011). E ancora, 3 maggio 2011: «Ha ragione il cardinale Leggi tutto

In un bosco del Varesotto la tragica fine del cronista del Manifesto. Aveva 42 anni

Il giornalista Giorgio Salvetti ha deciso di morire

Giorgio Salvetti

Giorgio Salvetti

CASTELLO CABIAGLIO (Varese) – Il giornalista Giorgio Salvetti ha deciso di lasciarci. Lo ha fatto impiccandosi all’albero di un bosco adiacente la strada provinciale per Orino, tra Cuvio e Castello Cabiaglio, in provincia di Varese, la città nella quale era nato ed aveva vissuto prima di trasferirsi a Milano. Lavorava al quotidiano “Il manifesto”.
A notarlo è stato un passante, mercoledì scorso verso le ore 13, che ha subito allertato i carabinieri di Cuvio, intervenuti assieme ad un‘ambulanza e all’elisoccorso. Ma era, ormai, troppo tardi. Appena il giorno prima, il 26 agosto, Giorgio aveva compiuto 42 anni.
“Una noti­zia che non avremmo mai voluto sen­tire. Gior­gio Sal­vetti, redat­tore di que­sto gior­nale, si è tolto la vita. Lo ha fatto in pieno giorno, il 27 ago­sto, il giorno dopo il suo com­pleanno, in un momento di appa­rente nor­ma­lità di affetti e di pensieri”. Il collettivo del quotidiano “Il manifesto” annuncia, così, la Leggi tutto

Il Prefetto di Ragusa preoccupato dalle gravi intimidazioni al corrispondente dell’Agi

Assegnata la scorta al giornalista Paolo Borrometi

Paolo Borrometi

Paolo Borrometi

RAGUSA – Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Ragusa ha assegnato una tutela al giornalista Paolo Borrometi, corrispondente dell’Agi, che dall’aprile scorso ha subito una serie di pesantissime intimidazioni.
“Si tratta di episodi molto preoccupanti”, ha detto il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, che ha incontrato ieri il direttore dell’Agi, Roberto Iadicicco.
“Era doveroso – ha spiegato il prefetto – proteggere Borrometi e lo abbiamo fatto nonostante le esigue risorse disponibili, anche a causa dell’impegno che richiede il fronte dell’immigrazione”.
Il giornalista viene protetto dai carabinieri, con due militari di scorta e un’auto.
Il direttore Iadicicco ha ringraziato il prefetto “perché Leggi tutto

Sotto scorta per aver pubblicamente criticato le forze armate sul suo giornale Haaretz

Levy, è giornalista l’uomo più odiato di Israele

Gideon Levy

Gideon Levy

TEL AVIV (Israele) – E’ stato il periodo più difficile della mia vita professionale. Ho soppesato se uscire di casa, oppure no. Mi son chiesto se camminare con lo sguardo rivolto verso il basso, per non essere riconosciuto. Ho dovuto prendere una scorta (e non voglio aggiungere altro…) No, non credevo che saremmo arrivati a tanto. E’ stato il mese peggiore della mia vita professionale”. Con la fine del conflitto a Gaza l’opinionista di Haaretz, Gideon Levy, inviso alla destra e alla maggioranza Leggi tutto

Dalla Festa di Bologna l’annuncio del Cdr: “Non si deve perdere il legame con i lettori”

L’Unità riattiva il sito: “Non possiamo tacere”

unitaBOLOGNA – “Giornalisti e poligrafici hanno deciso di riattivare il sito del quotidiano www.unita.it. Il punto di vista de l’Unità tornerà su tutti i temi caldi. Grazie al lavoro gratuito e volontario dei lavoratori del giornale fondato da Antonio Gramsci, informazione, analisi, commenti saranno veicolati sul web. E’ un buon segno, la dimostrazione che l’Unità è viva e ha ancora molto da dire”. E’ quanto si legge sul sito informativo del giornale. Leggi tutto

Con un grande abbraccio amici e colleghi hanno salutato per sempre il giornalista

Addio Camillo Galba, sarai sempre nei nostri cuori

La tumulazione di Camillo Galba, ieri nel cimitero di Rivergaro

La tumulazione di Camillo Galba, ieri nel cimitero di Rivergaro

RIVERGARO (Piacenza) – Con un ideale, grande e caloroso abbraccio, Rivergaro ha dato l’estremo saluto ad uno dei suoi figli più amati: il giornalista Camillo Galba, strappato alla vita, a soli 57 anni e in appena quaranta giorni, da un male inesorabile. Un paesino di circa seimilacinquecento abitanti, Leggi tutto

Il direttore Roberto Iadicicco incontra prefetto, sindaco e comandante dei carabinieri

L’Agi a Ragusa al fianco di Paolo Borrometi

Paolo Borrometi

Paolo Borrometi

Roberto Iadicicco

Roberto Iadicicco

RAGUSA – Il direttore dell’Agi, Roberto Iadicicco, è oggi a Ragusa per incontrare il giornalista Paolo Borrometi, collaboratore dell’agenzia di stampa che da aprile subisce pesanti intimidazioni.
Oltre a manifestare la vicinanza dell’Agi al cronista, il direttore incontrerà il prefetto, Annunziato Vardè, il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, e il comandante provinciale dei carabinieri Leggi tutto

Sempre in prima linea in questi anni di gravissima crisi della professione e dell’editoria

Camillo Galba, ovvero il sindacato “in trincea”

Camillo Galba

Camillo Galba

Giovanni Rossi

Giovanni Rossi

PIACENZA – Di Camillo voglio qui ricordare la determinazione nel difendere le proprie convinzioni, la riservatezza, che lo portava a prendere la parola solo quando lo riteneva indispensabile o quando l’argomento trattato lo sollecitava particolarmante o le cose che aveva sentito lo facevano arrabbiare ed allora la sua oratoria si scioglieva Leggi tutto

Peter Theo Curtis a Boston dopo essere stato tenuto prigioniero per 2 anni in Siria

Torna a casa il giornalista americano liberato

Una delle prime immagini di Peter Theo Curtis diffuse dopo il suo rilascio

Una delle prime immagini di Peter Theo Curtis diffuse dopo il suo rilascio

BOSTON (Usa) – “La prima cosa che ho fatto, prima ancora di dare a mia figlia la notizia della liberazione – racconta la signora Nancy, madre di Peter Theo Curtis, il giornalista americano liberato dopo 2 anni di prigionia in Siria – è stata inviare una mail alla madre di Leggi tutto

Il colosso dei social eliminerà quelle news con titoli esca, ma nessun contenuto

Facebook dice addio ai post acchiappa clic

Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg

Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg

ROMA – Addio sui Facebook ai post acchiappa clic, in inglese “click-bait”, che hanno titoli esca e non forniscono informazioni. Il parametro di cui terrà conto l’algoritmo del NewsFeed, il flusso di notizie che appare agli utenti, sarà quello del tempo speso a leggere una notizia. E’ questa la novità annunciata ufficialmente dal social network.
“Stiamo mettendo a punto Leggi tutto

Il vicesegretario Fnsi Parisi: “Tutta la solidarietà a Ranieri. La giustizia faccia il resto”

Minacce: l’unica strada, smascherare i responsabili

Carlo Parisi

Carlo Parisi

REGGIO CALABRIA – Dall’operazione “Epilogo”, che nel settembre 2010 ha portato all’identificazione dei responsabili dell’incendio dell’autovettura di Nino Monteleone (avvenuto l’anno prima a Reggio Calabria), all’operazione “Hybris”, che vede, oggi, la Squadra Mobile di Catanzaro contestare ad un presunto boss del Catanzarese il reato di violenza privata aggravata dalla modalità mafiosa nei confronti del giornalista Francesco Ranieri.
Sono trascorsi quasi quattro anni: un periodo lungo per chi, per fare bene il proprio mestiere, è costretto a rinunciare alla propria tranquillità, ma breve se rapportato all’atavica Leggi tutto

Nota del Cdr della Gazzetta del Sud sulle minacce al collega Francesco Ranieri

I giornalisti sono ormai bersagli mobili

Gazzetta del SudMESSINA – E’ l’ennesima conferma: i giornalisti con la schiena dritta, incompatibili con gli “inchini”, sono ormai bersagli mobili. Le cosche hanno alzato il tiro, dagli avvertimenti trasversali sono passati alle minacce esplicite, alle intimidazioni dirette.
Assai eloquente è il caso (l’ultimo di una lunga serie nel panorama del giornalismo calabrese) del collega di Gazzetta del Sud, Francesco Ranieri, il cui unico Leggi tutto

Tutta Viterbo ha voluto dare oggi l’ultimo saluto ad uno dei suoi personaggi più amati

Morto Tonino Brancadoro, giornalista e “tuttologo”

Antonio Brancadoro

Antonio Brancadoro

VITERBO – Una gremita Basilica di Santa Maria della Quercia, a Viterbo, ha dato oggi pomeriggio l’addio al giornalista Tonino Brancadoro, 71 anni, morto l’altra notte al Policlinico di Perugia dopo una lunga malattia.
Nato il 25 novembre 1942 a Farnese, piccolo centro agricolo della Maremma laziale ai confini con la Toscana, in provincia di Viterbo, Antonio Brancadoro era iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine del Lazio dal 15 ottobre 1965. Il giornalismo, però, non era l’unica passione della sua vita. Anzi, si può ben dire che è stato un autentico “tuttologo”.
Ha cominciato a collaborare giovanissimo con Leggi tutto