ROMA – È “distonica” e “illogica” la decisione del Gup di Perugia di non processare, per peculato aggravato e per violazione della corrispondenza della mailing list dei magistrati “antiberslusconiani” dell’associazione “Medel”, l’ex capo del Sismi, Nicolò Pollari, e il funzionario dei servizi Pio Pompa, responsabile dell’archivio di Via Nazionale. Leggi tutto
Caso Sopaf, l’Inpgi non si nasconde
ROMA – La componente giornalistica del Consiglio d’amministrazione dell’Inpgi segue “con la massima attenzione gli sviluppi della cosiddetta vicenda Sopaf” sottolineando che “mancano, allo stato attuale, gli elementi giuridici per l’eventuale costituzione di parte civile dell’Istituto nei confronti di Giorgio Magnoni e Luca Alessandro Magnoni, gli unici imputati sottoposti a giudizio immediato”.
Il vice presidente Paolo Serventi Longhi ed i consiglieri Roberto Carella, Carlo Chianura, Silvia Garambois, Marina Macelloni, Massimo Marciano, Giuseppe Leggi tutto
Charlie Hebdo: “Il nostro Maometto piange”
PARIGI (Francia) – Un’anteprima tra satira e commozione. I vignettisti di Charlie Hebdo hanno presentato a Parigi la prima pagina del nuovo numero, già destinato ad entrare nella storia e suscitare altre polemiche. Sulla copertina c’è l’immagine di Maometto che Leggi tutto
Ancona e le cronache di guerra dei Bevilacqua
ANCONA – “Parlare di guerra? Alla gente che combatte tutti i giorni le sue battaglie per la sopravvivenza? E poi, parlare di una guerra così lontana: la Seconda guerra mondiale? Ciò che avrebbe comportato anche parlare del fascismo, del nazismo. Fantasmi del passato. Contro i quali combatterono i nostri padri e le nostre madri, i nonni e le nonne. Mentre altri scelsero di sostenerli e allearsi con loro”.
Eppure Lilia Bevilacqua, giornalista della tv di Stato tedesca, la Wdr, per la quale ha iniziato a lavorare negli anni Settanta, originaria di Ancona, e il fratello Attilio, che la città dorica, invece, non l’ha mai lasciata, hanno deciso di farlo. Di “puntare il grand’angolo sugli anni della guerra che devastò una città, la nostra, Ancona. E vedere come essa si confrontò con i Leggi tutto
Je suis Charlie: un’App di solidarietà
ROMA – Non solo nelle piazze, di città in città, in tv, nelle redazioni degli altri giornali: la solidarietà a Parigi, dopo gli attacchi terroristici e la strage a Charlie Hebdo, la si può dare anche attraverso un’applicazione. Come “Je Suis Charlie”, l’app inventata da due ragazzi francesi – racconta il quotidiano Nice Matin – che prende spunto dallo slogan diventato virale sui social network. E non solo.
Scaricando l’app, disponibile gratuitamente nel negozio digitale di Apple, compare una mappa del mondo in cui sono visualizzate le persone che in tutto il pianeta hanno espresso solidarietà con questa applicazione Leggi tutto
Tunisia: buio totale sulla sorte dei 2 giornalisti rapiti
TUNISI (Tunisia) – Rimane avvolta nell’incertezza più totale la vicenda dei due giornalisti tunisini rapiti in Libia di cui non si hanno più notizie dall’8 settembre scorso. Nessuna conferma ufficiale fino a questo momento Leggi tutto
Charlie Hebdo: è caccia a 6 terroristi
PARIGI (Francia) – Vietato abbassare la guardia. In Francia nessuno si illude che l’offensiva del terrore sia un capitolo chiuso. C’è almeno un complice, un altro elemento di mistero che si aggira in libertà. Ma fonti di polizia citate dall’Associated Press evocano “fino a sei” terroristi legati alla cellula jiahdista ancora alla macchia: Leggi tutto
Parigi: la stampa araba sceglie la polemica
PARIGI (Francia) – I giornali di vari Paesi arabi e dell’Iran danno largo spazio oggi alla marcia di Parigi contro il terrorismo, ma senza rinunciare, soprattutto la stampa dell’asse sciita Iran-Siria, ad accenti polemici contro un Occidente che ritengono essere rimasto a lungo silente davanti al pericolo dell’estremismo sunnita.
Il siriano “Al Watan” sottolinea in un commento che l’Europa sperimenta oggi tutta la ferocia di un terrorismo su cui Leggi tutto
Tunisia, giornalisti minacciati perché sono Charlie
TUNISI (Tunisia) – Il numero due di Ansar al Sharia (il gruppo di miliziani libici legato allo Stato Islamico, ndr), Kamel Zarouk, in un video circolante in rete, minaccia di morte i giornalisti tunisini Naoufel Ouertani e Moez Ben Gharbia per il loro sostegno al giornale satirico francese Charlie Hebdo, e nello stesso tempo lancia accuse pesanti ai francesi. In particolare annuncia Leggi tutto
“Je suis Charlie” diventa un libro con il Corsera
MILANO – Il Corriere della Sera pubblica il libro “Je suis Charlie. Matite in difesa della libertà di stampa”, nelle librerie e nelle edicole da giovedì 15 gennaio. E i proventi della vendita, annuncia Rcs, sono destinati alla Leggi tutto
Mon Quotiden per spiegare il terrorismo ai ragazzi
PARIGI (Francia) – Come spiegare il terrorismo ai ragazzi? Come raccontare i tre giorni di follia che hanno messo sotto attacco Parigi, la Francia e l’Europa ai più piccoli? Ci sembra più difficile di altre volte dire ai nostri figli che da noi non accade, perchè Parigi è Roma, Milano, Torino. Gli psicologi come sempre raccomandano di Leggi tutto
Il Vaticano è il prossimo bersaglio dei terroristi
ROMA – Il Vaticano nel mirino dei terroristi, che si preparano al prossimo attentato dopo la strage di Parigi. A lanciare l’allarme sono i servizi segreti americani: hanno avvertito il Vaticano che la Santa Sede è il Leggi tutto
Charlie Hebdo, minacce di morte contro Haaretz
TEL AVIV (Israele) – Minacce di morte nei confronti di giornalisti di Haaretz sono apparse sul web dopo che, giorni fa, il quotidiano liberal israeliano ha pubblicato un intervento grafico titolato “Je suis Gaza” che accostava Leggi tutto
Egitto, penne alzate per la libertà di espressione
IL CAIRO (Egitto) – Manifestazione del Sindacato dei giornalisti egiziani davanti alla propria sede, nel centro del Cairo, per protestare contro il terrorismo e condannare l’attacco al settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Leggi tutto
Un ex tipografo l’autore delle minacce a Le Soir
BRUXELLES (Belgio) – E’ un ex tipografo conosciuto dalle forze dell’ordine per aver piazzato nel 1999 una bomba davanti alla sede del Partito di estrema destra Vlaams Blok, oggi Vlaams Belang, il presunto autore della telefonata al quotidiano francofono belga Le Soir, con cui annunciava la presenza di una bomba.
Thierry Carreyn, 53 anni, al giornale ha contestato la copertura mediatica dell’attacco contro Charlie Leggi tutto