ROMA – “Irricevibile e provocatoria la proposta di rinunciare al contratto Fieg-Fnsi per i 5 giornalisti dell’Osservatorio Balcani e Caucaso, a favore di quello del terziario, per evitare il licenziamento di due colleghi”. E’ quanto scrivono, in una nota congiunta, il segretario Fnsi Raffaele Lorusso, il segretario del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, Stefan Wallisch, il segretario Filcams Cgil, Roland Caramelle, e il segretario regionale Uiltucs, Matteo Salvetti.
“Lo scopo dichiarato stamani al Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento – dichiarano i segretari di Fnsi e Assostampa– è semplicemente e strumentalmente uno smantellamento del contratto giornalistico in favore del contratto del terziario per poi licenziarli l’anno prossimo, senza le tutele previste dal contratto Fieg-Fnsi”.
La proposta “indecente” – come la definiscono i rappresentati sindacali – della Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto “rasenta l’improntitudine, nel momento in cui il tesoriere Renzo Michelini ha anticipato che, comunque, l’anno prossimo verrà licenziato un altro giornalista ed un altro amministrativo”.
“Comportamento tanto più censurabile – è il commento unanime – nel momento in cui proviene da un’amministrazione pubblica: la Provincia Autonoma di Trento, che finanzia il progetto Obc e che ha alle sue dipendenze dirette ed indirette numerosi giornalisti all’Ufficio stampa della Giunta, del Consiglio, di Trentino Sviluppo, alla Fbk, all’Azienda Sanitaria”.
“Ma soprattutto – denunciano i sindacati – senza una progettualità ed una visione d’insieme degna di questo nome che dica con chiarezza che cosa si vuol fare dell’Obc. Si abbia il coraggio di affermare che i prospettati licenziamenti con contratto giornalistico o del terziario vogliono dimezzare la forza lavoro dell’Obc, ridimensionarlo e/o chiuderlo o farne qualche altra cosa, di cui ancora non si intravvede una configurazione certa”.
“Rimaniamo infine allibiti – rimarcano i quattro – per la disinvoltura con la quale è stata gestita la presunta procedura di mobilità smascherata dal Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento che ne ha certificato l’insussistenza per mancanza dei presupposti dei 15 dipendenti, avendone la Fondazione 16, di cui 5 part time, che riducono le unità lavorative a 13”.
“La delegazione del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige e della Fnsi – chiosa il comunicato congiunto – ribadisce l’invito alla ragionevolezza ed a considerare la possibilità di aderire al part time per tutti i 5 giornalisti dell’Osservatorio Balcani e Caucaso come unica strada per uscire onorevolmente dall’attuale situazione di crisi in cui vive l’Obc e venire incontro alle esigenze di risparmio prospettate dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto e dalla Provincia Autonoma di Trento”.
Fnsi e Assostampa: “Irricevibile la proposta di rinunciare al Fieg-Fnsi per i 5 giornalisti”