ROMA – La revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in attuazione dell’articolo 2, comma 4, della legge 26 ottobre 2016, n. 198 è stata approvata, in esame preliminare, dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro per lo sport con delega all’editoria Luca Lotti.
“Il provvedimento – spiega Palazzo Chigi – razionalizza la composizione e le attribuzioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, non solo in un’ottica di riduzione dei costi ma anche allo scopo di accrescerne l’efficienza, l’autorevolezza e il rilievo.
Il riordino e la razionalizzazione riguardano, nello specifico, tre punti.
Innanzitutto le competenze in materia di formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale continua (aggiornamento professionale). Al Consiglio spettano quindi la promozione, il coordinamento e l’autorizzazione dell’attività di formazione professionale continua svolta dagli Ordini regionali, al fine di assicurare criteri uniformi e livelli qualitativi omogenei su tutto il territorio nazionale e un esercizio professionale rispondente agli interessi della collettività e ai principi stabiliti dall’articolo 21 della Costituzione.
Altro punto è relativo al numero massimo dei componenti del Consiglio nazionale, che non può essere superiore a 60 (rispetto agli attuali 156), di cui due terzi giornalisti professionisti, tra i quali almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, e un terzo pubblicisti, tra i quali almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, purché titolari di una posizione previdenziale attiva presso l’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani.
Infine l’adeguamento del sistema elettorale, garantendo la massima rappresentatività territoriale. (giornalistitalia.it)