COSENZA – È iniziato, nel Tribunale di Cosenza, il processo, noto come “Oragate”, in cui è imputato Umberto De Rose, ex presidente di Confindustria Calabria e di Fincalabra.
De Rose è accusato di tentata violenza privata nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata distribuzione del quotidiano “L’Ora della Calabria”, che si sospetta non sia stato stampato, nella notte tra il 18 e il 19 febbraio del 2014, perché aveva in prima pagina la notizia che il figlio del senatore Ncd Antonio Gentile, Andrea, avvocato, era indagato per appalti sospetti all’Asp di Cosenza.
Gentile, lo stampatore Umberto De Rose e Alfredo Citrigno, editore del giornale, negarono di aver avuto alcuna parte nel presunto blocco delle rotative che portò alla mancata stampa del quotidiano. Gentile si dimise, poi, dalla carica di sottosegretario ai Trasporti, mentre il figlio fu assolto dalle accuse che lo riguardavano.
L’inizio del processo è stato più volte rinviato, per alcune eccezioni sollevate dalla difesa. Ma nell’udienza del 19 febbraio il giudice Manuela Gallo ha fatto partire il procedimento con la costituzione delle parti civili. Ammessa quella di Luciano Regolo, direttore de “L’Ora della Calabria” e consigliere nazionale Fnsi. Il Tribunale si è riservato, però, di rivedere la costituzione di parte civile di Aurelio Chizzoniti, presentata come ex presidente della Commissione di vigilanza del Consiglio regionale della Calabria. L’udienza è stata rinviata al prossimo 1° aprile. (Agi)
L’ex direttore dell’Ora della Calabria il 1° aprile in aula nel processo a De Rose