BRATISLAVA (Slovacchia) – Il vicepresidente del Consiglio nazionale slovacco Martin Glvac ha deciso di dimettersi. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa “Tasr”, Glvac ha giustificato la sua decisione affermando di avere a cuore la “prestazione elettorale” di Direzione-Socialdemocrazia (Smer-Sd), il suo partito, l’anno prossimo.
“Non sono mai stato eccessivamente attaccato a un ruolo e questa è una mia decisione autonoma”, ha spiegato, aggiungendo di essere pronto a rinunciare anche alla presidenza della commissione di vigilanza sulle attività dell’intelligence militare. L’esponente politico ha chiarito di volere subordinare, tuttavia, questa seconda rinuncia al fatto che anche altri deputati accusati come lui di essere in contatto con Marian Kocner, presunto mandante dell’omicidio del giornalista Jan Kuciak, lascino cariche analoghe.
“Se un colloquio con Kocner rappresenta una squalifica, allora questo principio va applicato ugualmente a chiunque”, ha detto Glvac, facendo esplicitamente il nome di Bela Bugar, a capo di Most-Hid, e di Boris Kollar, leader di Sme Rodina. “È stato Kollar a introdurmi a Kocner. È stato lui a discutere di affari con Kocner a Donovaly”, ha concluso Glvac.
Nei giorni scorsi la presidente slovacca, Zuzana Caputova, ha detto che il vicepresidente del Consiglio nazionale slovacco, Martin Glvac, avrebbe dovuto dimettersi. L’opposizione vuole rimuovere Glvac dal suo ruolo e questo a causa dei contatti che avrebbe avuto con il controverso imprenditore Marian Kocner, indagato e in quanto considerato il mandante dell’omicidio del giornalista Jan Kuciak. Il tentativo di convocare una seduta straordinaria per sfiduciarlo non è andata a compimento.
Mercoledì 6 ottobre il partito di maggioranza Most-Hid, Bela Bugar, ha tuttavia annunciato che sosterrà una nuova convocazione straordinaria e che probabilmente il partito voterà per la rimozione di Glvac. (agenzia nova)