KUWAIT CITY – Il ministero degli Esteri kuwaitiano «rifiuta categoricamente tutto ciò che potrebbe pregiudicare la sovranità dell’Arabia Saudita». È questo il commento della diplomazia di Kuwait City in seguito alla diffusione del rapporto dell’intelligence Usa, pubblicato ieri, che punta il dito contro il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman (Mbs) in riferimento all’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
Il Kuwait sottolinea «il ruolo dell’Arabia Saudita a livello regionale e internazionale nel sostenere la moderazione e nel respingere la violenza e l’estremismo», si legge nella nota. La diplomazia kuwaitiana sostiene quanto affermato nella dichiarazione del ministero degli Esteri saudita riguardo al rapporto della Cia.
Un rapporto dell’intelligence di Washington diffuso venerdì dai media statunitensi sostiene che il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, abbia approvato nel 2018 l’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi. «Riteniamo che il principe ereditario Mohammad bin Salman abbia approvato un’operazione a Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista saudita Jamal Khashoggi», riferisce un sommario del rapporto.
Subito dopo la diffusione del rapporto, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha detto che i rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita vanno ricalibrati. Da parte sua, il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti vogliono un cambiamento, ma non una “rottura” nei rapporti con l’Arabia Saudita dopo la pubblicazione del rapporto. «Quello che abbiamo fatto con le azioni che abbiamo intrapreso in realtà non è rompere il rapporto, ma ricalibrarlo affinché sia maggiormente in linea con i nostri interessi e i nostri valori», ha detto Blinken ai giornalisti.
Le autorità dell’Arabia Saudita hanno respinto fermamente il rapporto dell’intelligence Usa che accusa il principe ereditario Mohammed Bin Salman di essere responsabile dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Il documento prodotto dal servizi di Washington viene definito una valutazione “negativa, falsa e inaccettabile”, in una nota del ministero degli Esteri di Riad.
«Il governo del Regno dell’Arabia Saudita respinge completamente la valutazione negativa, falsa e inaccettabile contenuta nel rapporto relativo alla leadership del Regno, e osserva che il rapporto contiene informazioni e conclusioni inesatte», si legge nel comunicato.
«Il ministero ribadisce quanto precedentemente annunciato dalle autorità competenti del Regno, ovvero che si tratta di un crimine abominevole e di una flagrante violazione delle leggi e dei valori del Regno. Questo crimine è stato commesso da un gruppo di individui che hanno trasgredito tutti i regolamenti pertinenti e l’autorità delle agenzie in cui erano impiegati», ha aggiunto il ministero degli Esteri.
Khashoggi è stato assassinato il 20 ottobre 2018, dopo che è scoppiata una lite all’interno consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, aveva detto all’epoca dei fatti il pubblico ministero dell’Arabia Saudita. Successivamente, le autorità dell’Arabia Saudita hanno arrestato 18 sauditi nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Khashoggi.
Le autorità competenti del Regno «hanno preso tutte le misure possibili all’interno del nostro sistema legale per garantire che queste persone fossero adeguatamente indagate e per garantire che la giustizia fosse rispettata. Le persone interessate sono state giudicate colpevoli e condannate dai tribunali del Regno, e queste sentenze sono state accolte con favore dalla famiglia di Jamal Khashoggi», prosegue la nota della diplomazia di Riad.
Un tribunale dell’Arabia Saudita nel dicembre 2019 ha condannato a morte cinque persone per l’omicidio di Khashoggi e altri tre sono stati condannati a un totale di 24 anni di carcere. Il ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha affermato che il rilascio del rapporto dell’intelligence statunitense è stato «veramente deplorevole» e che include «conclusioni sbagliate e ingiustificate».
«È davvero un peccato che questo rapporto, con le sue conclusioni ingiustificate e inesatte, venga pubblicato mentre il Regno ha chiaramente denunciato questo crimine atroce, e la leadership del Regno ha preso le misure necessarie per garantire che una tale tragedia non si ripeta mai più», prosegue il ministero degli Esteri di Riad. La diplomazia di Riad rifiuta qualsiasi questione che «violi la sua leadership, la sovranità e l’indipendenza del suo sistema giudiziario».
Il ministero degli Affari Esteri afferma che «la partnership tra il Regno dell’Arabia Saudita e gli Stati Uniti d’America è una partnership solida e duratura. Questo partenariato ha prosperato per quasi otto decenni sulla base del rispetto reciproco e le istituzioni di entrambi i Paesi hanno lavorato diligentemente per approfondire questi legami in tutti gli aspetti, attraverso una maggiore cooperazione e consultazioni per rafforzare la sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo. Non vediamo l’ora di mantenere le fondamenta durevoli che hanno delineato la struttura del solido partenariato strategico tra il Regno e gli Stati Uniti», ha concluso il ministero degli Esteri. (agenzia nova)