LA VALLETTA (Malta) – «È stato Keith Schembri a darmi le carte da portare a Yorgen Fenech». Il medico che nel weekend prima dell’arresto visitò l’ex re dei casinò maltesi accusato di essere il mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, oggi, nell’ennesima udienza dell’inchiesta pubblica che va avanti da sei mesi a Malta, ha confermato lo stretto legame tra Schembri, l’ex potentissimo capo di gabinetto di Joseph Muscat, ed il sulfureo imprenditore, proprietario tanto della holding Tumas Group quanto della società “17 Black” utilizzata – tra l’altro – per pagare mazzette e coprire ingenti movimenti di riciclaggio di denaro.
Le carte in questione erano istruzioni che Schembri dava a Fenech affinché, in caso di arresto, incolpasse un altro ministro del caduto governo Muscat, deviando l’attenzione degli inquirenti. A giugno scorso Schembri sotto giuramento ha negato la circostanza. Ma oggi il medico, amico tanto di Schembri quanto di Fenech, ha ripetutamente confermato, dando i più ampi dettagli. In particolare, Vella ha riferito che dopo aver letto il contenuto della missiva, Fenech ha gridato: «Se affondo io, trascino giù tutti con me». (ansa)