LA VALLETTA (Malta) – Monta a Malta la bufera politica nel partito laburista, che ha la maggioranza assoluta in parlamento. Molti deputati nei giorni scorsi avevano preso posizione in privato contro i due membri del governo, il capo di gabinetto Keith Schembri ed il ministro del Turismo, Konrad Mizzi, coinvolti nel caso Caruana.
Oggi il ministro dell’istruzione, Evarist Bartolo, è uscito allo scoperto chiedendo apertamente le dimissioni dei due con un post su Facebook. Poco dopo anche il vicepremier Chris Fearne, parlando con i media a margine di un evento pubblico, ha affermato: “Le persone che hanno compiuto l’omicidio, quelli che lo hanno commissionato e chiunque sia coinvolto ha fatto un gravissimo danno, quasi irreparabile, alla reputazione di Malta. La nostra priorità è quella di risolvere questo caso e ristabilire la reputazione di Malta. Questo governo ha una forte mandato elettorale e deve continuare a lavorare. Ciò non implica ignorare responsabilità politiche. Non abbiamo paura di prendere decisioni. Nessuno è più grande del paese. Nessuno è al di sopra della legge”.
Bartolo – uno dei decani del partito – stamani con un post in maltese su Facebook, ha paragonato il Labour ad un albero che “ha bisogno di essere potato dei suoi rami malati perché altrimenti tutto l’albero rischia di ammalarsi e cadere”. Ed ha aggiunto, dopo aver esplicitamente chiesto le dimissioni dei due colleghi: “Siamo ad un bivio. Se proteggiamo assassini e riciclatori di denaro saremo un paese peggiore. Ma saremo un paese migliore se la giustizia potrà essere uguale per tutti, senza paure e senza favori”.
La tempesta politica è arrivata sulla scia della evoluzione delle indagini, in cui anche Yorgen Fenech – l’imprenditore arrestato mercoledì mentre tentava la fuga con lo yacht di famiglia – sabato scorso ha chiesto un condono tombale in cambio di rivelazioni sul mandante dell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Il premier maltese, Joseph Muscat, si è consultato con il Procuratore generale e con il capo della polizia ma non ha ancora annunciato decisioni. Intanto nel pomeriggio il presidente della repubblica ha firmato il condono tombale (condizionato alla consegna di prove legalmente valide per le conseguenti incriminazioni) a favore del tassista Melvin Theuma, l’“intermediario” tra gli esecutori materiali ed i mandanti dell’autobomba che il 16 ottobre 2017 dilaniò la giornalista.
Nel frattempo Fenech continua ad essere arrestato e rilasciato su cauzione allo scadere delle 48 ore che la legge maltese dà alla polizia per confermare l’imputazione. Che finora non è stata confermata. L’imprenditore sabato scorso ha avuto un breve ricovero in ospedale, subito dopo il secondo rilascio. Ma dopo essere stato dimesso è stato arrestato per la terza volta.
Il legame tra Schembri, Mizzi e Fenech è tramite la controversa “17 Black”, la società di Dubai che il “Daphne Project” ha provato essere legata alle società offshore dei due politici. La stessa società è anche la casa madre di una società di gioco online cui, nell’inverno scorso, le autorità svedesi hanno revocato la licenza per legami con un “network criminale” di riciclaggio di denaro. Per quella vicenda le autorità bancarie norvegesi bloccarono movimenti sospetti verso Malta per 51 milioni di euro. (ansa)