MILANO – Rcs giochi fatti, stop ai rilanci: la cordata di Andrea Bonomi ha rivisto il prezzo dell’Opa sul Corriere da 0,8 a 1 euro per azione. Urbano Cairo ha portato lo scambio offerto per le Rizzoli da 0,17 a 0,18 aggiungendo 25 centesimi in contanti per ciascun titolo portato in adesione.
Ai prezzi di chiusura di oggi lo scambio dell’editore piemontese valuta 1,0384 euro. Imh (Bonomi, Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e Unipol) ha rivisto al rialzo del 25% la proposta. Cairo stima di esser salito del 39,38% contando anche il dividendo versato a maggio (0,2 euro). Per Rcs “mi sono svenato, ho dato l’anima”, ha detto Cairo all’Ansa.
“Siamo sopra di loro di 4 centesimi”, ha commentato dell’Opa concorrente. “Abbiamo un progetto che può dare una svolta alla Rizzoli”. “Penso che il mercato apprezzerà molto questa cosa. Credeva molto nel progetto. Tifava per me, ma voleva che mettessi cassa. Sono sceso in campo con la cassa”.
“Abbiamo ottenuto da Banca Intesa un nuovo finanziamento di 140 milioni se fosse necessario”, ha anche annunciato Cairo. La parte in contanti “è una cifra importante – ha aggiunto –. Sono soldi che abbiamo come cassa di Cairo, quindi ce lo possiamo permettere”.
Imh ritiene comunque che la propria offerta tutta in contanti sia più liquida e trasparente, si apprende da fonti vicine alla cordata. L’offerta Cairo su Rcs è iniziata il 13 giugno, quella della cordata Bonomi è partita il 20 giugno. Entrambe si concluderanno venerdì prossimo 15 luglio ed era questa l’ultima finestra per possibili rilanci, dopo che entrambi hanno già ritoccato una volta l’offerta iniziale, Cairo portando lo scambio da 0,16 a 0,17, Bonomi alzando l’ora da 0,7 a 0,8 euro.
La contesa Cairo-Bonomi è una prima assoluta sul mercato italiano di Opa contro Ops. Per i rilanci Consob aveva anche predisposto una procedura per evitare che una delle due parti avesse un vantaggio informativo sull’altra. Le due offerte sono così arrivate in busta chiusa questa sera alle 9 agli uffici della Commissione, per venir quindi aperte alla presenza di un funzionario Consob e quindi comunicate al mercato.
La partita sulle adesioni si giocherà la prossima settimana, dopo che fino ad ora le adesioni sono state praticamente nulle (0,05% le azioni apportate all’Ops, 0,07% all’ora).
Una conta preliminare sui risultati è attesa già venerdì 15 luglio, mentre le cifre esatte saranno note lunedì. La cordata Bonomi, già azionista al 22,6%, ha fissato al 30% la soglia minima per dichiarare il successo dell’offerta, mentre Cairo (già socio al 4,72%) ha posto la soglia minima al 33%.
Nella battaglia, comunque, una delle due offerte finirà per vincere e sarà quella il cui offerente complessivamente raggiungerà la quota più alta sul capitale Rcs. Quanti hanno aderito all’offerta sconfitta potranno quindi revocare la scelta apportando le proprie azioni all’offerta prevalente.
L’Antitrust intanto ha dato il via libera a entrambe le offerte, dopo averle esaminate il 6 luglio ed essere giunta alla conclusione che non è necessario procedere ad ulteriori accertamenti in quanto non emergono criticità sotto il profilo della tutela della concorrenza e del buon funzionamento del mercato. (Ansa)
Urbano Cairo: “Mi sono svenato, ho dato l’anima. Noi sopra Bonomi di 0,4”