TRENTO – Il giornalista Fabrizio Franchi è stato confermato, all’unanimità, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige – Sudtirol e rimarrà in carica per il triennio 2012-2015. Nella riunione odierna del Consiglio regionale, eletto il 23 e 30 maggio scorsi, sono stati inoltre eletti, sempre con voto unanime, vicepresidente Matteo Rensi (pubblicista), segretario Mauro Lando (professionista) e tesoriere Ulrike Huber (professionista).
Completano il consiglio regionale: Sandra Bortolin (professionista), Piero Cavagna (pubblicista), Margherita Detomas (professionista), Otwin Nothdurfter (professionista) e Paola Sembenotti (pubblicista).
Nato a Delemont, nel Canton Jura, in Svizzera, il 17 maggio 1962, da un padre toscano, originario della Garfagnana, e da una madre bresciana, originaria della Valcamonica, due emigranti in cerca di lavoro all’estero, Fabrizio Franchi si definisce “un anarchico con il senso delle istituzioni”.
Ha iniziato a scrivere a 18 anni per il quotidiano “Bresciaoggi” (allora edito in cooperativa), occupandosi di sport. Nel 1983 è passato al settimanale il “Mattino di Brescia”, tenendo anche alcune rubriche radiofoniche a Radio Popolare di Brescia. Ha collaborato anche per alcuni anni con “il Manifesto”.
Nella sua biografia racconta che dopo essersi “trasferito per amore di una donna a Torino”, si è dedicato all’insegnamento per tre anni, per poi ricominciare l’attività professionale a tempo pieno, lavorando all’ufficio di corrispondenza di Torino del quotidiano economico “Italia Oggi”, seguendo l’economia piemontese e attivando contemporaneamente le corrispondenze per l’Agl, l’Agenzia giornali locali del gruppo Repubblica-Espresso e per il mensile Campus, giornale degli universitari.
Nel 1990 ha curato l’ufficio stampa della Festa Internazionale di teatro “Ragazzi e giovani” di Torino organizzato dallo Stabile. Ha, poi, lavorato come precario alla redazione torinese del quotidiano la Repubblica, occupandosi di cronaca bianca.
Nel 1991 è stato assunto alla “Gazzetta del Piemonte”, giornale diretto da Cesare Lanza, per cui si è sono occupato di politica regionale e comunale. Nel 1992, in seguito alla chiusura del giornale, ha collaborato con “l’Indipendente” di Vittorio Feltri, facendo anche corrispondenze per il settimanale economico “il Mondo”, diretto allora da Redento Mori, oltre a curare fatti di costume per il mensile Mondadori Cento cose.
Fabrizio Franchi ha, inoltre, progettato diversi altri periodici locali dell’area romana e torinese. Trasferitosi in Trentino nel 1993, perché assunto al quotidiano “l’Adige” di Trento, chiamato da Paolo Pagliaro, è diventato responsabile delle pagine culturali. Nel 1994 è stato assegnato alla politica provinciale. Nel 1997 ha collaborato con il quotidiano “Il Telegiornale” di Gigi Vesigna. Nel 1998 è stato nominato dall’allora direttore de “l’Adige”, Paolo Ghezzi, capocronista della politica. Dal 2000 è caposervizio del settore Interni-Esteri. Vive sul lago di Caldonazzo con la compagna Elisabetta Bertotti e i suoi due figli.
Per gli istituti di categoria dei giornalisti si è sempre occupato di problemi sindacali e ordinistici. Legato al “Gruppo di Fiesole”, che ha segnato una svolta nei problemi della deontologia giornalistica, ha fatto parte del Comitato di redazione de “l’Adige”. Dal 1999 e il 2003 ha fatto parte del direttivo regionale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e del consiglio nazionale della Fnsi. Eletto presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige nel 2003, è stato riconfermato nel 2006, nel 2009 e nel 2012.
“Un anarchico con il senso delle istituzioni” alla guida anche dei giornalisti di Alto Adige e Sudtirol. Matteo Rensi vice