PALERMO – Si è insediato il nuovo Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Alla cerimonia, che si è tenuta nella sede di Palermo, in via Bernini 52/54, erano presenti tutti i nuovi consiglieri di disciplina (nella foto in piedi da sinistra): Giuseppe Rizzuto (professionista), Paolo Vannini Parenti (professionista), segretario Teresa Campagna (pubblicista), Silvana Polizzi (professionista), Elvira Terranova (professionista), Carmelo Santonocito (pubblicista), Attilio Borda Bossana (professionista), (seduti) il nuovo presidente Giuseppe Vecchio (professionista) e Giovanni Paterna (pubblicista).
Ad aprire i lavori il segretario dell’Ordine Concetto Mannisi che ha letto il decreto firmato firmato dal Presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale il 28 luglio scorso, con il quale sono stati nominati i componenti del nuovo Cdt.
Tra i primi a prendere la parola, l’ex presidente Giuseppe Lazzaro Danzuso, che ha ricordato come il Cdt uscente “ha affrontato un’esperienza nuova, con dedizione e spirito di sacrificio: sono certo – l’augurio rivolto al nuovo consiglio – che i colleghi che prendono il nostro posto saranno in grado di proseguire il lavoro già avviato, ottenendo ottimi risultati”.
Un passaggio di testimone immediatamente raccolto dal nuovo presidente del Cdt, Giuseppe Vecchio: “Lavoreremo con equilibrio e senso di giustizia, saremo giudici disciplinari equi. Sono convinto però che la strada maestra è quella della prevenzione, dell’apprendimento delle regole, per far sì che i colleghi non le violino. Contiamo molto sulla formazione – ha aggiunto – le regole deontologiche sono fondamentali ma purtroppo molti non le conoscono”.
Presente all’incontro anche l’avvocato Cinzia Calafione, consulente del Cdt, e il segretario regionale del sindacato Alberto Cicero che ha augurato buon lavoro ai nuovi componenti del Cdt: “C’è bisogno di intervenire a fondo, per restituire credibilità alla nostra categoria e alla professione”.
In chiusura, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, ha sottolineato l’importanza di “essere giusti, nel senso di rispettosi delle regole, ma anche equilibrati, nella piena osservanza del principio di uguaglianza, senza occhi di riguardo e senza timori reverenziali per i potenti della nostra professione. Agirete con indipendenza e senza condizionamenti, ma in stretto raccordo col Consiglio. Siamo certi che saprete dare al nostro Ordine – ha concluso – quel contributo di credibilità e forza delle idee e dei principi di cui ogni singolo giornalista, ma soprattutto la nostra professione, ha urgente bisogno”.
Vecchio: “Le regole deontologiche sono fondamentali, ma molti non le conoscono”