Appello alla Regione per rivedere i criteri per l’erogazione dei contributi agli editori

Odg Sicilia a difesa dei posti di lavoro

Giulio Francese

PALERMO – «Qualsiasi aiuto all’editoria non può prescindere dalla salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi». Lo afferma l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, presieduto da Giulio Francese, contestando «i criteri per l’erogazione dei fondi della Regione all’editoria» che «vanno rivisti per ancorarli a questo obiettivo».
In un momento in cui la crisi dell’editoria, aggravata ulteriormente dall’emergenza Covid, sta mettendo in ginocchio piccole e grandi testate, in alcune delle quali sono state annunciate drastiche misure come tagli di stipendi ed esuberi di personale, l’Odg Sicilia chiede, quindi, alla Regione di sostenere il mondo dell’informazione, che svolge un ruolo essenziale per la democrazia.
«I contributi da distribuire – ricorda l’Ordine dei giornalisti di Sicilia – costituiscono certamente una boccata d’ossigeno. Ma non dev’esserci spazio per editori interessati ai contributi pubblici, se non c’è da parte loro disponibilità a rivedere le procedure, già avviate, dirette a liquidare posti di lavoro come è stato annunciato al Giornale di Sicilia. Così come non va dato spazio a chi percepisce fondi pubblici per ammortizzatori sociali collegati a presunti esuberi, se i giornalisti forzatamente assenti vengono sostituiti da collaboratori non in organico né garantiti o legati alle aziende da alcun tipo di contratto. Tutto ciò a maggior ragione nell’attuale contesto storico, in cui il lavoro del giornalista è ancor più rischioso».
L’Ordine dei giornalisti di Sicilia in questa fase chiama, dunque, «a raccolta – in modo ovviamente e purtroppo virtuale – il mondo del giornalismo siciliano e promuoverà entro i prossimi giorni una iniziativa, nel tentativo estremo di salvare i posti di lavoro e il giornalismo dell’Isola, nel cui nome siamo pronti a una battaglia dura. Battaglia che vedrà l’Ordine in prima linea, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative istituzionali che a esso competono». (giornalistitalia.it)

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