ANCONA – “La decisione dell’editore, nell’aria da diverso tempo dopo il progressivo smantellamento delle sedi marchigiane di Macerata, Ascoli e Pesaro e l’accorpamento della redazione su Ancona, priverà la nostra regione di una voce storica del giornalismo marchigiano, presente e fortemente radicata nel nostro tessuto sociale da oltre mezzo secolo, e getterà in una situazione drammatica le decine di collaboratori precari del giornale, che non possono contare sulle garanzie contrattuali dei redattori”.
L’Ordine dei giornalisti delle Marche, presieduto da Dario Gattafoni, esprime, così, “solidarietà e vicinanza ai colleghi del Messaggero, pieno sostegno all’iniziativa già annunciata in Parlamento dai parlamentari marchigiani e ad ogni forma di mobilitazione che il Sindacato intendesse attuate a tutela dei giornalisti coinvolti nella discutibile operazione editoriale”.
D’intesa con il Consiglio nazionale, l’Ordine marchigiano promuoverà a breve un incontro (valido anche ai fini della formazione continua) dedicato in particolare proprio alla “vertenza Messaggero”, con la partecipazione di colleghi del Gruppo Precari del Consiglio nazionale e di illustri giuslavoristi che illustreranno le possibili iniziative, collettive e individuali, per ottenere il riconoscimento dei diritti dei collaboratori del giornale.
Consiglio regionale al fianco dei colleghi della storica testata che lascia la regione