FIRENZE – Per le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti in Toscana il voto telematico non è l’unica novità. C’è anche “Noi giornalisti toscani”: una lista “civica” formata da colleghe e colleghi di diverse generazioni e che esercitano la professione negli ambiti più diversi e di diverso orientamento. Ma l’impegno che la anima è nato dalla voglia di partecipare e di contribuire alla riforma dell’Ordine per renderlo meno ingessato, più vicino alle colleghe e ai colleghi e non solo vissuto come un fastidioso obbligo da ottemperare. Ed anche dalla valutazione secondo la quale un Consiglio regionale che in Toscana, salvo rare eccezioni, da anni succede a se stesso può rappresentare solo un oggettivo ostacolo su questa strada: troppe le logiche di corrente (anzi, di controcorrente), le “analisi del sangue” per sapere chi sei e con chi stai prima di darti ragione o torto, l’uso delle pur oggettive rigidità della legge come alibi per evitare di confrontarsi seriamente con una categoria in sofferenza. Uno stato di cose in base al quale sembra davvero difficile esprimere, come è accaduto, addirittura una candidatura per la presidenza nazionale dell’Ordine.
I colleghi che hanno dato la loro disponibilità a candidarsi in “Noi giornalisti toscani” lo hanno fatto, tuttavia, non “contro” qualcuno, ma perché credono in una riforma seria dell’Ordine, basata su un accesso diverso per i nuovi giornalisti rispettoso dei colleghi che già ci sono, su un albo che includa quelli che di giornalismo vivono, su una partecipazione che prescinda dall’entità dei gettoni di presenza, su un limite del numero dei mandati negli organismi dell’Odg, sul rigore per la difesa di una professione minacciata dalle fake news, sull’impegno nella nuova frontiera del social journalism.
A tutto questo la risposta non può essere quella di riproporre vecchie logiche di corrente e, soprattutto, un gruppo dirigente sostanzialmente chiuso ed in gran parte in carica da diversi mandati.
“Noi giornalisti toscani” non ha nemici, ma competitors, i quali peraltro hanno mostrato meraviglia (della quale è lecito meravigliarsi) per la nascita di una nuova lista considerata come un disturbo al manovratore, come una turbativa di un quadro prestabilito (ma da chi?) e che, invece, vuole essere stimolo e testimonianza per affermare che nella nostra categoria ci sono idee, energie e disponibilità molto maggiori di quanto si possa – o meglio si voglia – immaginare. (giornalistitalia.it)
I CANDIDATI DI “NOI GIORNALISTI TOSCANI”
Consiglio nazionale professionisti: Agnese Fedeli, Enrico Salvadori.
Consiglio regionale professionisti: Laura Antonini, Manuela D’Angelo, Stefano Fabbri, Guido Fiorini, Michele Manzotti, Francesco Tei.
Sindaci revisori professionisti: Giuditta Boeti, Francesco Fondelli.
Consiglio nazionale pubblicisti: Francesco Ceccarelli.
Consiglio regionale pubblicisti: Moira Armini, Simone Bachini, Luca Filippi.
Revisori dei conti pubblicisti: Luca Lunedì.
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