ROMA – Presa di posizione dell’Ordine nazionale dei giornalisti dopo la sentenza di condanna ad otto mesi di carcere (con sospensione della pena) a Pierluigi Visci, ex direttore di “Quotidiano Nazionale Resto del Carlino”, quotidiano di Bologna per un necrologio.
Come riferito il 22 maggio scorso da Giornalisti Italia, Visci è stato riconosciuto colpevole di omesso controllo. A dettare le parole era stato l’ex marito della figlia del defunto, un professionista morto a 88 anni nel dicembre del 2009. L’uomo, Lorenzo Stradaioli, è stato condannato in via definitiva per diffamazione nei confronti dell’ex suocero e dovrà scontare un anno. Assolto, invece, il dirigente della concessionaria pubblicitaria che si occupa anche degli annunci. Per ciascuna delle sei parti civili costituite il giudice ha anche disposto una provvisionale di cinquemila euro.
L’Ordine nazionale dei Giornalisti denuncia “l’aberrazione della normativa sulla diffamazione. Nel caso di questa sentenza non viene messa in discussione la libertà di stampa ma addirittura il buon senso. Secondo il giudice di Bologna il direttore di due quotidiani che non controlla i contenuti dei necrologi che pubblica, si merita ben otto mesi di carcere. Una condanna – sottolinea l’Odg – che ormai non viene più inflitta nemmeno ad alcuni delinquenti e che diventa nel caso in questione una beffa visto che in ottobre il Senato ha votato sì all’eliminazione del carcere per i giornalisti (provvedimento che è ora in terza lettura alla Commissione giustizia della Camera)”.
Sottolineando che “l’articolo del Codice penale che prevede il carcere per i direttori responsabili riconosciuti colpevoli di omesso controllo, è anacronistico perché pensato in un contesto storico in cui un direttore doveva controllare un solo giornale e con filiazione ridotta”, l’Ordine nazionale dei Giornalisti “nelle sedi competenti continuerà a chiedere la depenalizzazione dell’omesso controllo”.
La condanna dell’ex direttore del Carlino, Visci, per un necrologio diffamatorio