Margherita Agata a Roma con Oreste Lo Pomo: “Siamo ancora sottorappresentate”

Odg Basilicata: di Sli la prima donna al Nazionale

Pierantonio Lutrelli , Margherita Agata e Oreste Lo Pomo

POTENZA – Introdurre un segnale di discontinuità rispetto al passato, dare voce a quella parte della categoria, che è maggioranza, meno tutelata e più in sofferenza per la crisi del settore, migliorare la qualità della formazione. In Basilicata erano questi alcuni capisaldi del programma di Stampa Libera e Indipendente alle elezioni per il rinnovo delle cariche dell’Ordine dei giornalisti, nazionale e regionale.
Messaggi che sembrano esser stati colti ed aver trovato una risposta positiva nell’esito del voto, condizionato da un gran numero di errori nella trasmissione degli indirizzi pec che hanno impedito l’invio delle credenziali agli iscritti e quindi l’esercizio del diritto di voto on line.
Per la prima volta la regione elegge una donna, Margherita Agata, pubblicista, nel Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Candidata nella lista di Sli, ha ottenuto al primo turno 141 voti, il massimo in trent’anni di storia, nelle elezioni svoltesi il 20 e 21 ottobre on line ed il 24 ottobre scorso in presenza al seggio, in seconda convocazione. Michele Buono, consigliere nazionale uscente, si è fermato a 72 voti. Riconfermato nei professionisti Oreste Lo Pomo, 85 voti al ballottaggio, al suo terzo mandato, contro i 63 voti attribuiti a Domenico Sammartino, presidente uscente dell’Ordine regionale.

Emilio Paolo Oliva

Nel Consiglio regionale, dopo il ballottaggio, concluso negli stessi giorni, entra un altro candidato di Sli, Emilio Paolo Oliva, professionista, eletto con 60 voti, mentre prima dei non eletti è Nuccia Nicoletti, che ha sfiorato il traguardo per una differenza di appena 2 voti.
Tra i professionisti gli altri consiglieri sono Teresa Ruggi, eletta già al primo turno, con 83 voti, e, dopo il ballottaggio, Loredana Costanza, 75 voti, Mario Restaino, 70, Alfonso Pecoraro, 61, Rino Cardone, 55 voti. Nell’ultimo turno elettorale, domenica scorsa, ha mancato l’elezione per soli 9 voti anche uno dei due candidati pubblicisti di Sli ammessi al ballottaggio, Piero Miolla, 73 voti, risultato primo dei non eletti. Ce l’hanno fatta invece Antonella Inciso, 112 voti, Maristella Montano, 93, e Vito Bubbico, 82 voti.
Un po’ di stanchezza e di insofferenza per i tempi lunghi del voto, oltre che per una campagna elettorale condotta a tappeto, hanno influito sul calo di votanti tra i pubblicisti. Domenica scorsa si sono presentati al seggio in 38, contro i 37  registrati due settimane prima, mentre hanno votato on line 175 rispetto ai 220 del turno precedente, su un totale di 720 iscritti all’albo.
Soddisfatti del risultato elettorale i vertici regionali di Stampa Libera e Indipendente, convinti di poter «contribuire a segnare una nuova stagione all’interno dell’organo di autogoverno della categoria, sia al nazionale sia al regionale».
«Un risultato che mi riempie di orgoglio, ma soprattutto di responsabilità – è il commento di Margherita Agata a Giornalisti Italia – per le tante difficoltà che condizionano una professione in rapida trasformazione. Mi auguro di rappresentare al meglio tutti i colleghi, anche quelli che hanno scelto diversamente o non hanno votato. Nel nuovo Consiglio nazionale siederò con altre otto giornaliste e ci dovremo far carico di interpretare al meglio la voce di tutte le donne che nella professione sono ancora sottorappresentate».
«La presenza di Sli – rimarca Pierantonio Lutrelli, portavoce del gruppo – ha contribuito a far aumentare la percentuale di votanti, 59 per cento, la più alta in assoluto fra tutte le regioni. Tra il voto on line e il voto in presenza quest’anno hanno votato 425 iscritti, di cui 149 professionisti e 276 pubblicisti, quando nel 2017 i votanti erano stati complessivamente appena 262, di cui 104 professionisti e 158 pubblicisti». (giornalistitalia.it)

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