Costa (Fieg): “La centralità è su un’informazione che fa della credibilità la sua forza”

Nyt ha 2,8 milioni di abbonati: la strada è quella

Carlo d’Asaro Biondo e Maurizio Costa (presidente della Fieg)

Carlo d’Asaro Biondo (presidente Emea Google) e Maurizio Costa (presidente Fieg)

SIENA – “Oggi la nostra sfida è sulla centralità della qualità dei contenuti, non dei contenitori, e come editori ci vogliamo confrontare con un algoritmo specifico, che è quello della credibilità, che rappresenta la sua forza”. Lo ha detto Maurizio Costa, presidente della Fieg, durante il suo intervento alla decima edizione del convegno “Crescere tra le righe”, a Borgo La Bagnaia (Siena), promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori (Opge).
“Noi vogliamo un giornalismo serio, severo, attento – ha spiegato Costa – puntando tutto sulla credibilità, sulla verifica delle fonti, in modo da contrapporsi al dilagare delle fake news e per arginare un’informazione dilettantistica” presente sul web.
“Noi non abbiano nulla contro i social – ha avvertito il presidente della Fieg – ma i social non fanno informazione, consentono un dialogo e un confronto tra gli utenti ma non fanno informazione di per sè. Gli editori intendono sfruttare le opportunità che oggi sono molto più concrete e visibili di qualche anno fa” sia sul cartaceo che sul digitale.
“Rispetto a qualche anno fa c’è sintonia tra editori e grandi player della rete sull’importanza dei contenuti e per l’editoria, che ha subito colpi rilevantissimi in questi anni, si intravede un modello di business sostenibile per il futuro”, ha detto il presidente della Fieg, secondo il quale “il fatto che il New York Times abbia 2,8 milioni di abbonati credo che prefiguri una strada percorribile. L’Italia – ha aggiunto Costa – è indubbiamente più indietro rispetto agli Stati Uniti, ma quella può essere senza dubbio la strada”.
Costa ha ricordato che la Fieg ha avviato una collaborazione con Google sul piano della valorizzazione dei contenuti e dell’innovazione tecnologica. “Certo – ha osservato –  non tutte le idee possono essere convergenti, ma rispetto al passato, c’è un percorso di confronto dialettico con questi grandi player e questa è una sfida che gli editori devono cogliere”.
“Dobbiamo confrontarci – ha proseguito Costa – con l’algoritmo della credibilità. Continuare a proporre contenuti di qualità, per far aumentare la distanza verso le fake news e l’informazione dilettantesca. È sbagliato confondere l’informazione con i social. Penso che rispetto a qualche anno fa abbiamo le idee molto più chiare, ma dobbiamo confrontarci senza posizioni manichee”. (adnkronos)

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