ROMA – A tarda ora ancora nessuno lo dà per certo ma potrebbe esserci già domani il primo via libera alla nuova convenzione (la concessione di una volta) tra Stato e Rai. Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare lo schema di convenzione che poi nell’arco di un mese dovrà passare il vaglio – non vincolante, però – della commissione parlamentare bicamerale di Vigilanza, per approdare il 30 aprile prossimo al varo definitivo, cioè all’entrata in vigore dell’accordo valido per dieci anni.
La concessione è scaduta lo scorso maggio, sono seguite più proroghe, fino appunto a quella in scadenza il 30 aprile. Il mese di aprile peraltro coincide con l’entrata in vigore – a meno di novità dal Mef – del tetto di 240mila euro anche per i compensi degli artisti-conduttori-collaboratori Rai. Tema spinoso che comunque non rientra nello schema di convenzione. Come pure non vi rientra il capitolo pubblicità, a differenza invece di quello che è indicato come il “perimetro” del servizio pubblico, ovvero cosa la Rai è tenuta a garantire all’utenza, considerando l’esistenza del canone di abbonamento.
La Vigilanza – con relatori sulla materia Vinicio Peluffo per la maggioranza e Maurizio Rossi per la minoranza – ha già messo in calendario le audizioni: Governo, Agcom, Antitrust, i vertici della Rai, le associazioni interessate. (agi)