Dmitry Muratov
MOSCA (Russia) – Il direttore e gli editori di Novaya Gazeta, quotidiano di inchiesta noto per essere una storica voce dell’opposizione in Russia, hanno intenzione di addestrare i loro dipendenti ad utilizzare armi per poi dotarli di dispositivi inabilitanti o comunque armi non letali, in modo che si possano difendere da intimidazioni e aggressioni.
Una decisione forte che arriva dopo l’attacco alla giornalista Tatiana Felgenhauer, accoltellata nella redazione di Radio Ekho a Mosca, altra testata spesso critica nei confronti del Cremlino.
«Armerò la mia redazione. Non ho alternative», ha affermato proprio ai microfoni di Radio Ekho il direttore del quotidiano per cui lavorava Anna Politkovskaya, assassinata nel 2006, Dmitri Muratov, che ha aggiunto: «Forniremo ai giornalisti anche altri mezzi per la loro sicurezza, ma di cui non voglio discutere».
Gi fa eco il vicedirettore di Novaya Gazeta, Sergey Sokolov: «Se lo Stato non è pronto a proteggerci, ci proteggeremo da soli».
Da Putin un breve e secco messaggio in risposta alle intenzioni dei vertici del quotidiano: «Ognuno – ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, – è libero di adottare le misure di sicurezza che ritiene opportune, ma nel rigoroso rispetto della legge». (giornalistitalia.it)
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