NOVARA – La giornalista, caporedattrice del programma “Quarto Grado” di Retequattro, Rosa Teruzzi, si è imposta nella kermesse di “Novara in bionda” dedicata ai libri. Il bel risultato, raggiunto con il suo “Non si uccide per amore” (Sonzogno editore), è arrivato dopo lo spoglio delle schede che gli spettatori avevano a disposizione per esprimere le proprie preferenze: la vincitrice ha totalizzato 331 punti, sei in più del secondo classificato, Gianni Marchetti, novarese, professore di filosofia al liceo “Carlo Alberto”, pubblicista e autore di una dozzina di volumi di saggistica e poesia.
Una competizione singolare, quella andata in scena a Novara, perché ha messo insieme il “giallo” dei libri con quello della birra. Sul palcoscenico, venti concorrenti, tutti autori di romanzi a sfondo poliziesco. Ognuno ha avuto a disposizione cinque minuti per convincere il pubblico della bontà del proprio lavoro e, contemporaneamente, sgolarsi mezza pinta di birra.
Serata gustosa, ricca di spunti e di aneddoti, che ha consentito di conoscere personaggi e pubblicazioni interessanti.
Il voto popolare ha, dunque, premiato Rosa Teruzzi e il suo romanzo: partendo da una brutta vicenda ambientata in un casello ferroviario di Milano, “Non si uccide per amore”, è il dipanarsi dell’indagine di un delitto commesso vent’anni prima di cui, all’epoca dei fatti, non si era riusciti ad individuare il colpevole.
Gianni Marchetti, novarese doc, la sua storia l’ha, invece, costruita in casa, sotto la Mole Antonelliana, anche se i protagonisti si muovono verso Milano e la Romagna: “Citizen band” (Morellini editore) propone una vicenda maturata nel 1978 “l’anno di tre papi, di due presidenti, di uno Stato in crisi sociale e di un clochard morto alla stazione”.
Per il terzo posto si potrebbe parlare di un ex equo. Paolo Roversi, originario di Suzzarra, autore de “La sfida degli hacker, cartoline dalla fine del mondo” (Marsilio editore) ha riscosso consensi maggiori fra il pubblico. Ma Sunny Valerio è stata premiata al botteghino con maggiori vendite. Il suo “Il bacio del lago” (0111 edizioni) ha proposto la storia struggente di una bambina scomparsa nel corso di una vacanza che era iniziato sotto il segno della spensieratezza.
Sunny Valerio, collaboratrice di Rai, Mediaset, Sky e Premium, anche come doppiatrice ha costruito la sua storia circondandosi dei panorami dell’Alto Adige. E la vicenda che ha raccontato ha mantenuto i colori struggenti di quella terra. (giornalistitalia.it)
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