ROMA – “Non tagli, ma riforme.
Non ridimensionamento, ma innovazione.
Il vero cambio di passo sulla Rai deve essere quello di saper mettere in campo un progetto di riforma che rilanci e restituisca centralità al Servizio Pubblico.
Il Servizio pubblico dei cittadini.
Il Servizio pubblico dell’informazione.
Il Servizio pubblico della cultura, dell’intrattenimento, dell’istruzione, dell’intero sistema audiovisivo”.
Con queste parole d’ordine, giovedì 8 maggio, alle ore 14.30 all’Hotel Regent di Roma, in via Filippo Civinini 46 (zona piazza Euclide), su iniziativa dell’Usigrai, il sindacato di base dei giornalisti Rai iscritti alla Fnsi, si terrà un’assemblea aperta sul tema “perché #Rai2016 deve nascere dall’ascolto, da un ampio dibattito pubblico. Esattamente come avviene per la Royal Charter della Bbc”.
Il sindacato spiega che “il recente decreto del governo – con il taglio imposto di 150 milioni di euro, l’apertura alla riduzione della presenza sul territorio, l’ipotesi di vendita delle torri di tasmissione – mette, infatti, in ginocchio tutto questo, senza colpire l’evasione.
Sarà, dunque, l’occasione per avanzare proposte. Una occasione per raccontare le ragioni del Servizio Pubblico.
Una occasione per costruire il futuro”.
All’iniziativa hanno già aderito il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, e il presidente della Casagit, Daniele Cerrato.
L’8 maggio a Roma con Franco Siddi, Andrea Camporese e Daniele Cerrato