AGRIGENTO – L’Unione cronisti è solidale con i redattori del quotidiano online “grandangoloagrigento.it” messo sotto accusa dal procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, per aver pubblicato una notizia sull’architetto Giuseppe Tuzzolino.
Il professionista arrestato nel giugno del 2013, per corruzione, abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato e del Comune di Palma di Montechiaro, da mesi collabora con gli inquirenti, e da ultimo avrebbe accettato, insieme con i suoi familiari, di essere sottoposto a un programma provvisorio di protezione e avrebbe reso dichiarazioni anche su “Messina Denaro ed i luoghi della sua latitanza”.
Alla pubblicazione della notizia, peraltro già diffusa, su Grandangolo il Pm Principato ha reagito dicendo: “È questo diritto di cronaca, su una non notizia di cui non si conosce l’effettiva esistenza e, in caso positivo, la consistenza? O è un modo di mettere a repentaglio la vita di una famiglia che, dopo tante traversie e minacce ricevute, si è decisa ad affidarsi allo Stato? O, ancora, è il modo per mettere ulteriormente a rischio la vita di magistrati ed inquirenti che fanno il loro lavoro? In assenza di una notizia ed in presenza, quand’anche la stessa vi fosse, dei rischi che la diffusione della stessa comporterebbe, io mi sentirei di parlare non certo di un fantomatico diritto di cronaca, ma di una irresponsabile condotta di favoreggiamento di ambienti criminali cui, peraltro, Tuzzolino ha già dichiarato di essere vicino”.
La legge 3 febbraio 1963, n. 69 dello Stato italiano, quella che regolamenta l’ordinamento della professione di giornalista, stabilisce all’art. 2: “Diritti e doveri. È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”.
Il diritto di cronaca è sancito da decine e decine di sentenze di Cassazione, Corte Costituzionale, Tribunale dei diritti dell’Uomo di Strasburgo. Ed è pacifico che ha stabilire se una vicenda costituisca una notizia possano e debbano essere solo i giornalisti, a ciò deputati dall’ordinamento giuridico e sociale della Repubblica.
“Non deve essere un Pm a decidere cosa deve o cosa non deve pubblicare un cronista. I giornalisti del sito Grandangolo hanno trovato la notizia e bene hanno fatto a pubblicarla” ha commentato il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales.