ROMA – «Siamo consapevoli che il giornale italiano la Repubblica ha detto di avere un’intervista con il nostro portavoce, Sheikh Ali Dhere, che avrebbe discusso il caso di Aisha Romano. Quella supposta intervista è falsa. Sheikh Ali Dhere non ha dato interviste ai media su quel caso. La Repubblica ha dato fake news che ingannano i suoi lettori». Lo ha dichiarato al “Foglio” il portavoce militare del gruppo somalo al-Shabaab, Sheikh Abdiaziz Abu Musab, ribadendo la smentita già fatta circolare, secondo il quotidiano, due giorni dopo la pubblicazione dell’intervista dall’ufficio media dell’organizzazione legata ad al-Qaeda.
Sabato 16 maggio “Repubblica” ha ribadito con una nota che l’intervista è vera. Ma anche il reporter somalo Harun Maruf, sempre intervistato dal “Foglio”, esprime forti dubbi. Maruf ha trent’anni di esperienza sul campo e master in giornalismo all’Università di Londra, ha fondato il programma The Investigative Dossier e nel 2018 ha pubblicato “Inside Al Shabaab. The Secret History of Al-Qaeda’s Most Powerful Ally”, che è il saggio di riferimento per capire cosa sono gli al Shabaab.
«Personalmente – spiega – penso che il linguaggio usato dal supposto portavoce nell’intervista non sia il linguaggio di al-Shabaab. Al-Shabaab non ha mai ammesso un rapimento in pubblico, dubito che questo sia il caso. Sono anche scettico sul fatto che un politico locale abbia procurato l’intervista, al-Shabaab ha un ufficio media che si occupa delle interviste. Hanno concesso interviste a Bbc, Reuters e al Jazeera in passato». Se ci fosse un audio, aggiunge, sarebbe facile verificare, Ali Dhere è portavoce dal 2011, la sua voce è conosciuta. (adnkronos)
La vicenda assume ancor più i contorni del giallo perché c’è chi sostiene che Sheikh Ali Deere sia addirittura morto nel 2014.