LECCE – Marilù Mastrogiovanni, autrice dell’articolo “Pagliaro. L’impero virtuale”, pubblicato il 1 dicembre 2005 sul mensile Il Tacco d’Italia, ha scritto la verità. Lo ha sancito la Seconda Sezione Civile del Tribunale di Lecce rigettando la citazione in giudizio della giornalista per diffamazione, da parte della “Comunicazioni e Servizi srl”, e la riconvenzionale nei confronti dell’editore Paolo Pagliaro, legale rappresentante di Tele Rama e Radio Rama.
Dopo 11 anni di contenzioso civile il Tribunale di Lecce ha messo, dunque, la parola fine alla vicenda per la quale, negli anni scorsi, è stata archiviata anche la causa penale.
Paolo Pagliaro, ritenendosi diffamato, aveva infatti citato in giudizio Marilù Mastrogiovanni, direttore responsabile de “Il Tacco d’Italia” chiedendo un risarcimento di 200mila euro per sé e 60mila euro in favore di Tele Rama e Radio Rama. Costituitasi in giudizio, a sua volta, Marilù Mastrogiovanni presentava domanda riconvenzionale per la condanna dei querelanti a 260mila euro. Inoltre, l’editore Paolo Pagliaro si costituiva parte civile nel processo penale a carico della giornalista, per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ma il 13 aprile 2010 la causa veniva dichiarata estinta, anche in relazione alla domanda riconvenzionale, dal giudice che disponeva la prosecuzione del giudizio relativamente alla sola azione di risarcimento proposta dalla Comunicazione & Servizi srl, in danno della parte convenuta, oltre che della corrispondente domanda riconvenzionale.
Con la sentenza emessa odierna, per il giudice unico Antonino Ierimonti “si deve escludere qualunque carattere diffamatorio delle notizie riferite dalla Mastrogiovanni”, ma anche l’ipotesi di lite temeraria, pertanto ha disposto la compensazione delle spese tra le parti. (giornalistitalia.it)
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La sentenza