ROMA – Il Comitato di redazione del Tg5 esprime solidarietà ai colleghi di News Mediaset (29 colleghi di cronaca Esteri e sport) colpiti da una richiesta di trasferimento a fare data dal prossimo 11 novembre dalla redazione di Roma alla redazione di Cologno Monzese. “È una misura – denuncia il Cdr del Tg5 – che depotenzia la capacità di informazione della sede romana Mediaset Palatino e della testata nazionale News Mediaset nel momento in cui l’informazione è chiamata svolgere un ruolo centrale nelle vicende politiche e sociali del Paese”.
“È una misura – incalza il Cdr – che crea danno ai dipendenti e alle loro famiglie e che è stata oggi formalizzata senza che l’azienda abbia spiegato la ragione e la finalità di tale iniziativa”.
Il Cdr del Tg5 auspica che venga trovata“ una soluzione nel rispetto del lavoro dei giornalisti e di tutti lavoratori del gruppo Mediaset. La qualità delle relazioni tra dipendenti e azienda e l’attenzione alle conseguenze sociali dei comportamenti di impresa è un banco di prova essenziale per un’azienda italiana come Mediaset che vuole essere anche una grande azienda europea”.
Nelle caselle di posta elettronica di 29 colleghi e colleghe di News Mediaset stanno, infatti, arrivando le lettere di trasferimento dalla sede del Palatino a Cologno Monzese con decorrenza 11 novembre. Roma diventa una sede di corrispondenza come Bari o Palermo, conservando il presidio del politico e del Vaticano. Scompaiono anche esteri, sport e cultura.
“Mediaset – denuncia, dal canto suo, l’Associazione e Stampa Romana – in questo modo percorre la strada delineata un paio di mesi fa quando era stata annunciata al cdr questa decisione”.
“L’azienda – ricorda Stampa Romana – aveva anche detto in sede sindacale e politica, convocata in Regione Lazio, che il trasferimento sarebbe avvenuto trattando con il sindacato. Così non è stato e non è. Non è mai stato presentato un testo scritto di valore industriale e organizzativo da sottoporre all’attenzione della delegazione sindacale e dei fiduciari territoriali. Sono stati annunciati strumenti di gestione dei trasferimenti senza che queste misure assumessero contorni definiti, in pratica una scatola vuota”.
“Il copione – conclude l’Associazione Stampa Romana – viene riscritto senza aver mai un punto fermo, non consentendo una trattativa anche alla luce di queste lettere. Stampa Romana appoggerà le rivendicazioni legittime dei colleghi e metterà in campo tutti gli strumenti per contrastare trasferimenti che assomigliano nient’altro che a esuberi mascherati”. (giornalistitalia.it)