VIBO VALENTIA – “È un brutto segnale la richiesta di un milione di euro di danni da parte di Massimo Scura nei confronti del giornalista Adriano Mollo e del direttore del Quotidiano del Sud, Rocco Valenti, ai quali siamo vicini in questa infelice vicenda”. Dalila Nesci, deputata giornalista del M5S, commenta così l’azione legale intrapresa dal commissario per il piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, per alcuni articoli sui budget privati.
“Scura – sottolinea la Nesci – doveva chiedere il diritto di replica per argomentare le sue ragioni e chiarirle all’opinione pubblica. Siamo in democrazia, sicché i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono utilizzate le risorse pubbliche, specie in ambito sanitario”.
A giudizio della parlamentare calabrese “il gesto del commissario Scura, che ha tutto il diritto di tutelare i suoi diritti, va comunque nella direzione dell’allontanamento dei cittadini dalle istituzioni. È fondamentale che la gestione commissariale venga controllata dall’informazione e dalla politica e che la medesima risponda in maniera puntuale e pubblica rispetto a contestazioni e critiche”.
“Il ricorso alle vie legali – denuncia Dalila Nesci – non è mai positivo per il sistema pubblico e per i cittadini, che non possono formarsi un giudizio obiettivo sui fatti di interesse generale. L’informazione ha un ruolo primario in Calabria, per cui va rispettata e difesa. Purtroppo essa è spesso condizionata, limitata, bloccata o scoraggiata”.
La parlamentare del M5S si augura, quindi, che “Scura ci ripensi e che risponda in pubblico a Mollo e Valenti, dando così un contributo alla conoscenza dei fatti. Il problema può essere risolto al di fuori delle sedi legali, come per tutela dell’informazione calabrese evidenzierò al ministro della Salute”.
LEGGI ANCHE:
Diffamazione: 1 milione di euro al giornalista Mollo
https://www.giornalistitalia.it/diffamazione-1-milione-di-euro-al-giornalista-mollo/