BRINDISI – C’è chi per l’ultimo viaggio vuole accanto una foto della famiglia, chi la bandiera della Juve, altri ancora il libro o il disco preferito. Lui ha chiesto qualcosa che mai nessuno – probabilmente – avrebbe pensato di portare con sé in eterno.
Salvatore Durante, oritano responsabile della Coldiretti del paese, ha voluto sotto il braccio una copia della «sua» Gazzetta. Si è spento all’età di 95 anni: 80 dei quali li ha trascorsi – ogni giorno – in compagnia de La Gazzetta del Mezzogiorno, che mostrava orgogliosamente sotto il braccio passeggiando per il paese. Di questa sua passione sapevano i cinque figli e la moglie, ma anche tutte le persone che lo conoscevano. Qualcuno lo indicava addirittura come l’«uomo con la Gazzetta» per riconoscerlo e distinguerlo tra tanti che un giornale nelle mani non lo hanno mai avuto.
Salvatore Durante era una persona molto conosciuta e stimata ad Oria. Oltre ad essere un assiduo lettore de La Gazzetta, da buon cattolico si teneva informato anche leggendo Famiglia Cristiana. I figli lo ricordano come un uomo che aveva pensieri ottimisti e amorevoli per tutti: non sono per loro cinque, gli otto nipoti e i pronipoti ma anche per coloro che si recavano per un consiglio o un servizio alla Coldiretti e per le persone che frequentavano la parrocchia di San Domenico, dove era diventato Diacono.
Uomo colto, grazie anche alle sue letture e all’assidua partecipazione all’università della terza età, spesso teneva testa nelle discussioni di intellettuali mostrando una profonda conoscenza dei problemi e delle questioni di cui si dibatteva. E non mancava in qualche caso di dire – come facevano tutti quelli della sua generazione – «lo dice la Gazzetta» per avallare una sua idea o confermare una indiscrezione o qualche notizia che sembrava inverosimile.
Il signor Salvatore aveva poi un innato spirito patriottico, tanto da amare a dismisura l’inno di Mameli, che ascoltava sempre in piedi e con la mano sul petto. «Volare» di Modugno, invece, era diventata la colonna sonora della sua vita.
Sabato scorso, il signor Salvatore è «volato» in cielo lasciando un gran vuoto nella comunità oritana che ha partecipato numerosissima ai sui suoi funerali e a nessuno è sfuggita quella copia della «Gazzetta» che ha fortemente voluto con sé nell’ultimo viaggio, portando nell’Aldilà le notizie (non sempre belle) di quaggiù. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sotto il braccio una copia del suo adorato giornale anche nel suo ultimo viaggio