CARACAS (Venezuela) – Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Costituente e numero due del partito di governo in Venezuela (Psuv), è tornato a denunciare un giornalista di una testata indipendente, accusandolo di essere un agente dei servizi segreti americani.
Durante il suo consueto programma trasmesso dalla tv pubblica di Caracas, Cabello ha detto che Luis Gonzalo Pérez, reporter del canale news colombiano Ntn24, “è un tizio che è stato messo lì dagli Stati Uniti, anche se poi va in giro con una targhetta che dice Ntn24”.
Il leader chavista ha trasmesso un frammento di un reportage di Pérez nel quale il giornalista – che stava intervistando residenti di Caracas che si rifornivano di acqua nel fiume Guaire, dove si scaricano le fogne della capitale – ha dovuto affrontare un funzionario che gli rimproverava di “essere uno di quelli che hanno sabotato il Paese” e lo incalzava perché dicesse che “il tuo presidente si chiama Nicolas Maduro”.
Nella precedente puntata del suo programma, Cabello aveva denunciato un altro giornalista, Luis Carlos Diaz, di essere uno dei responsabili del “sabotaggio elettronico” che avrebbe causato il blackout che paralizza il Paese da oltre una settimana.
Il giorno seguente, Diaz è stato arrestato dai servizi di intelligence venezuelani ed è stato scarcerato – con una imputazione per istigazione alla violenza – solo dopo una forte mobilitazione del sindacato della stampa e le ong locali, appoggiata dall’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. (ansa)