BOLOGNA – Un anno all’autore di un necrologio ritenuto offensivo, otto mesi al direttore del quotidiano che lo pubblicò. Sono le condanne, con sospensione della pena, decise dal giudice del tribunale di Bologna, Milena Melloni, in un processo per diffamazione all’ex marito della figlia di un professionista, morto a 88 anni, a dicembre 2009. Assolto il dirigente della concessionaria pubblicitaria che si occupa anche degli annunci.
Il necrologio, pubblicato la vigilia di Natale 2009 sul Resto del Carlino, edizione di Bologna, iniziava come una preghiera: “Ti raccomandiamo, Signore, l’anima fedele del nostro fratello… perché lasciato questo mondo, viva in te”. Poi proseguiva: “Nella tua clemenza cancella le spietate barbarie, le grandi e crudeli cattiverie contro persone deboli che non si potevano difendere, che ha commesso per la fragilità della condizione umana e concedigli il perdono e la pace”.
I familiari fecero querela e le indagini del Pm Alessandra Serra hanno portato al processo per l’uomo, Lorenzo Stradaioli (che ha già una condanna definitiva per diffamazione nei confronti dell’ex suocero), per il direttore del Resto del Carlino, Pierluigi Visci, per omesso controllo, e per il dirigente della concessionaria. (Ansa)