BARI – “Nec Recisa Recedit”: neanche spezzata retrocede. Nel motto della Guardia di Finanza un n monumento per rendere onore alla città di Bari e alla Caserma della Stazione navale “Mc Raffaele Vitiello” dove il figlio Francesco ha prestato servizio per circa nove anni. L’ha realizzato l’artista e giornalista calabrese Mimmo Sancineto e si inaugura oggi nel piazzale della Caserma “Vitiello”.
A presiedere la cerimonia il gen. d. Fabrizio Toscano, comandante della Regione Puglia e il gen. b. Armando Franza, comandante del Reparto Aeronavale di Bari. A curare la benedizione il cappellano militare padre Tommaso Chirinzi.
Tra gli interventi: Gianluigi Trombetti, ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Calabria, che illustrerà le ragioni e i significati metaforici che Mimmo Sancineto ha espresso attraverso la sua scultura in ferro e lamiera smaltata, intitolata “Il Vento-La Tenacia”.
Attraverso il racconto dei vari simboli iconografici, l’ispettore evidenzierà quanto l’artista abbia circondato di un alone di poesia questa imbarcazione, forte, tenace e invincibile proprio come sono tutti i finanzieri del Contingente Mare del Corpo della Guardia di Finanza.
Questa imbarcazione è in realtà una metafora, una sorta di licenza poetica che l’autore si è voluto concedere per rendere onore e merito al grande lavoro che svolge costantemente il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.
Ogni suo particolare “racconta” un mondo, quello di tanti uomini e di donne che hanno scelto di mettersi al servizio della collettività per svolgere un lavoro delicato e pericoloso, per contrastare una delinquenza dai mille volti, per garantire il rispetto della legalità e per assicurare alla giustizia i responsabili di reati di tipo economico e finanziario.
Su questo veliero ci sono dunque sogni e speranze, impegno per contrastare l’immigrazione clandestina, per salvare opere d’arte finite in fondo al mare e per garantire siti archeologici sottomarini, per lottare contro la pesca di frodo, per salvaguardare l’ambiente. (giornalistitalia.it)