ROMA – Antonino Vadalà, 43enne reggino, è rientrato in Italia, scortato da personale dello Scip – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Vadalà è stato arrestato in Slovacchia nelle scorse settimane in seguito ad un’indagine della Dda del Tribunale di Venezia che ha smantellato un’associazione a delinquere di matrice ’ndranghetista radicata in Veneto dedita al traffico internazionale di stupefacenti ed al riciclaggio di denaro.
Vadalà era stato fermato e poi rilasciato dalla autorità slovacche poiché sospettato di essere coinvolto nell’omicidio del giornalista Jan Kuciak e della sua fidanzata, proprio mentre il giornalista lavorava ad un’inchiesta sui legami tra la politica slovacca e la ’ndrangheta.
Le indagini, che hanno portato all’estradizione di Vadalà, coordinate dalla Dda di Venezia, sono state condotte dal Gico – 2ª Sezione Criminalità Organizzata del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Venezia con il supporto operativo per l’estero dello Scip Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol in sinergia con le autorità di coordinamento di Giustizia Europee e le autorità Slovacche.
Ieri, all’arrivo a Fiumicino, sono espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea, ed immediatamente è stato associato alla Casa Circondariale di Rebibbia a disposizione dell’Autorità giudiziaria veneta. (agi)