Dal 15 giugno 4 edizioni: Puglia, Molise, Basilicata e Campania. Poi Abruzzo e Calabria

Nasce “Cronache del Mezzogiorno”, tre dorsi locali

POTENZA – Nasce “Cronache del Mezzogiorno”, una nuova iniziativa editoriale “partorita dagli sforzi e dall’idea di 3 esperti direttori del Sud”. Il quotidianoda lunedì prossimo 15 giugno – avrà 4 redazioni: Basilicata, Puglia, Campania e Molise.
Sarà composto da un’edizione nazionale, che si occuperà con particolare attenzione e occhio critico alle questioni del Mezzogiorno, e da 3 dorsi locali: uno Puglia e Molise, gli altri due rispettivamente Basilicata e Campania.
«Per il prossimo futuro – assicura il comunicato di lancio – il giornale ha già in campo la messa in piedi delle redazioni abruzzesi e calabresi».
L’edizione nazionale sarà diretta dal volto noto di Cronache TV, Lina Paterna, l’edizione  campana da Tommaso D’Angelo, direttore e fondatore dello storico quotidiano Cronache in Campania, quella lucana dalla giovane, ma esperta Maria Fedota, direttrice del quotidiano Cronache Lucane, e quella di Puglia e Molise da Antonio Blasotta, fondatore e direttore, tra l’altro, del Mattino di Puglia e Basilicata.
Il quotidiano si affaccia alle nuove sfide del mercato con un’edizione acquistabile, sia on line che con un’apposita app dai telefonini, insieme a tutti i dorsi, nessuno escluso, «solo ad un euro, consentendo ai lettori uno straordinario beneficio anche economico, oltre che di accesso all’informazione dei rispettivi territori da ogni parte del mondo».
È inoltre prevista la diffusione anche di un’edizione cartacea nei principali capoluoghi serviti. Le uscite saranno quotidiane, tutti i giorni, dunque, tranne la domenica nella fase iniziale.
Sarà editato dall’associazione di editori che attualmente pubblica i quotidiani che comporranno i 3 dorsi locali. Oltre alle questioni del Mezzogiorno, «il quotidiano – fanno notare editori e redazione – ha deciso di dare un segnale importante anche in termini di parità di genere. I quattro direttori che saranno a capo delle rispettive edizioni sono, infatti, due donne e due uomini».
Va da sé che le testate già esistenti, che compongono i dorsi dell’edizione nazionale, portano in dote anche i lettori che già abitualmente comprano i rispettivi quotidiani e i relativi abbonati.
«Il quotidiano nasce, dunque, già come uno dei mezzi più diffusi nel meridione, con una platea di circa 11.000 lettori». (giornalistitalia.it)

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