LONDRA (Gran Bretagna) – “Un fottuto idiota”. È il giudizio categorico che Rupert Murdoch avrebbe espresso su Donald Trump, nel dicembre 2016, dopo una conversazione con il presidente appena eletto. L’indiscrezione è contenuta nel libro “Fire and Fury: Inside the Trump White House” di Michael Wolff.
Il volume, visionato dal Guardian, ha creato uno tsunami nelle ultime ore in relazione al rapporto tra il presidente e l’ex stratega Steve Bannon. Ora, il quotidiano inglese apre anche il capitolo relativo all’opinione espressa dal magnate australiano dei media.
Tutto è legato ad un meeting tenuto il 14 dicembre 2016 alla Trump Tower. Il presidente, in attesa di insediarsi, secondo il racconto di Wolff, ha incontrato dirigenti dei colossi della Silicon Valley: al tavolo, rappresentanti di Alphabet (a cui fa capo Google), Apple, Facebook e Microsoft.
Sul tavolo, tra l’altro, le eventuali conseguenze di provvedimenti relativi ai visti identificati con la sigla H-1B, documenti che consentono alle compagnie hi-tech di portare in America “talenti” stranieri.
Dopo la riunione, Trump avrebbe chiamato Murdoch. Alla domanda sull’esito della riunione, il presidente avrebbe risposto: «Oh, ottimo. Semplicemente ottimo. Davvero bene. Queste persone hanno bisogno del mio aiuto sul serio. Obama non le ha agevolate, troppe norme. Questa per me è davvero un’opportunità di aiutarle».
Nel libro, spicca la replica perentoria di Murdoch: «Donald, queste persone hanno disposto di Obama per 8 anni. Praticamente hanno guidato l’amministrazione. Non hanno bisogno del tuo aiuto».
I due interlocutori, secondo Wolff, non si sarebbero sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. Il “troveremo una soluzione” con cui Trump ha fatto calare il sipario non pare sia stato apprezzato da Murdoch che, dopo aver chiuso la conversazione, avrebbe sentenziato: «Che fottuto idiota».
La bocciatura di Murdoch, per quanto circoscritta ad un tema preciso, costituirebbe un evento raro e tutto sommato anomalo nel rapporto con il presidente. Lo scorso anno, del resto, il New York Times ha fatto notare che i rapporti tra i due big sono costanti: “telefonate ogni settimana” se non “quasi ogni giorno”. Superfluo poi ricordare come Fox News, che fa parte dell’impero di Murdoch, sia uno dei pochi mezzi di comunicazione che il presidente considera meritevoli di attenzione da parte del pubblico. (adnkronos)
L’anomala battuta del tycoon sull’amico presidente nel libro di Michael Wolff