Firma di spicco dell’informazione culturale, critico, scrittore, era vicedirettore di Amica

Muore a 52 anni il giornalista Pietro Cheli

Pietro Cheli (a sinistra) e Luis Sepùlveda

Pietro Cheli (a sinistra) e Luis Sepùlveda

MILANO – È morto nella notte tra sabato e domenica, a Milano, Pietro Cheli, giornalista, critico letterario e anima del blog “Il criticone”, con una palese allusione alla sua corporatura extra large. Aveva 52 anni.
Vicedirettore di “Amica”, ma soprattutto una delle voci più autorevoli del giornalismo culturale milanese e non solo, Pietro Cheli, genovese trapiantato nel capoluogo lombardo nella metà degli anni ’80, è stato per tanti anni il generoso protagonista di un gran numero di incontri, presentazioni, dibattiti, amico personale di tanti scrittori, tra cui Luis Sepúlveda che lo ricorda, commosso, con un lungo post su Facebook.
Cheli aveva lasciato la sua impronta a “Il Giornale” e  “La Voce”, con Indro Montanelli, prima di diventare responsabile della Cultura a “Il Diario”, il settimanale diretto da Enrico Deaglio, per poi approdare nelle patinate “Glamour”, “Gioia” e “Amica”, di cui era, appunto, vicedirettore.
Nel 2003 aveva pubblicato “Carte da decifrare”, libro edito da Einaudi e costruito su una chiacchierata–intervista con il musicista Ivano Fossati, genovese come lui. Del 2008 è, invece, “Sono razzista ma sto cercando di smettere” (Editori Laterza), una risposta ironica, colta e scientificamente fondata, alla xenofobia montante.
Pietro Cheli lascia la moglie Alba Solaro, giornalista musicale.

LUIS SEPULVEDA: “ADDIO, AMICO NOBILE”

Ha deciso di affidare a Facebook il messaggio di cordoglio per la scomparsa dell’amico, lo scrittore cileno Luis Sepùlveda: “Amigo noble, de los imprescindibles, dotado de un humor inalterable y de una ternura que lo hizo querible, assolutamente querible”, ovvero “amico nobile, di quelli imprescindibili, dotato di un umore immutabile e di una tenerezza che lo rendeva amabile, assolutamente amabile”.
E ancora: “Me vas a faltar mucho, Pietro Cheli, me va a faltar esa generosidad con que presentabas mis libros en Italia” – mi mancherà molto, Pietro Cheli, mi mancherà la generosità con la quale presentavi i miei libri in Italia –, per poi concludere: “Hasta siempre Pietro Cheli. Hasta siempre Gordo querido”, “addio Pietro Cheli, addio uomo grasso”…  (giornalistitalia.it)

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