MILANO – Giornalismo in lutto per la scomparsa, a 48 anni, di Paola Santoro, firma de la Repubblica e del settimanale “D – la Repubblica delle donne”. È lo stesso quotidiano a dare la notizia, ricordando che Paola, giornalista professionista iscritta all’Ordine della Lombardia dal 14 ottobre 1997, era stata “assunta a D quando era ancora una stagista poco più che ventenne. Aveva un talento naturale: grandi capacità organizzative, scrittura veloce e fiuto straordinario per la notizia”.
La giornalista si è spenta nella sua casa di Milano, dopo aver combattuto due anni con la malattia. «Era un’ottimista razionale – scrive Mara Accettura sulla Repubblica – e una pragmatica entusiasta. Non facevi a tempo a raccontarle qualcosa che lei, fissandoti con occhi spalancati, inevitabilmente concludeva “ma che bellissima storia, facciamoci subito un pezzo”».
«Paola era sveglia, – la ricorda la collega sulle pagine del loro quotidiano – ironica, allegra. Questa generosità le permetteva di fare sempre team perché c’è da sottolineare questo: in un lavoro che spinge spesso all’egocentrismo e al protagonismo lei non era per nulla narcisista, arrivista o presenzialista. Aveva una autoironia fuori dal comune. Guerriera di indole, lavorava sodo e con grande senso del dovere non per sé ma per il bene del gruppo, del giornale».
Con la scomparsa di Paola Santoro «D perde una delle anime più importanti che hanno contribuito a farne il giornale che è».
I funerali si svolgeranno oggi, lunedì 18 novembre, alle ore 14.45 nella chiesa di Santa Maria del Suffragio di corso XXII Marzo a Milano. (giornalistitalia.it)
Giornalista de la Repubblica e “D”: “Perdiamo una delle anime più importanti”