STRASBURGO (Francia) – La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Ungheria per aver multato due siti internet in seguito alla pubblicazione di commenti offensivi, ma non incitanti all’odio o alla violenza, da parte di internauti. I giudici di Strasburgo hanno stabilito che le sentenze dei tribunali ungheresi hanno violato il diritto alla libertà d’espressione.
A rivolgersi nel 2013 alla Corte di Strasburgo sono state un’associazione senza fini di lucro per l’autoregolamentazione dei prestatori di servizi su internet e una società che possiede il più grande portale d’informazione ungherese.
I siti sono stati multati a causa del commenti volgari e offensivi pubblicati in risposta a un articolo critico delle pratiche commerciali di due siti web per gli annunci immobiliari.
A pesare sulla decisione della Corte di Strasburgo di condannare l’Ungheria è stata innanzitutto la natura dei commenti lasciati dagli internauti.
“Nonostante i commenti fossero insultanti e volgari, non incitavano all’odio e alla violenza, e quindi non erano chiaramente illeciti”, affermano i giudici di Strasburgo.
La Corte ha quindi sancito che gli Stati possono intervenire nei confronti dei siti internet quando i commenti sono chiaramente illeciti perché diffamatori o perché istigano alla violenza e all’odio. E quando i siti, specie dopo una notifica, non agiscono velocemente per cancellare le esternazioni degli internauti che ledono i diritti altrui. (Ansa)
Per la Corte europea dei diritti dell’uomo sarebbe stata violata la libertà di espressione